Le soap opera, quei serial drammatici che animano i pomeriggi televisivi, devono il loro nome curioso a una combinazione di fattori. Originariamente concepite per un pubblico casalingo, queste storie intrise di sentimentalismo e drammi quotidiani sono l’equivalente delle serie binge-watch di oggi.
Il loro nome deriva da: drammi sponsorizzati da aziende di sapone – da qui “soap”.
Il termine “soap opera” risale agli anni ’30 e ’50 negli Stati Uniti, quando i drammi radiofonici erano sponsorizzati da aziende produttrici di sapone. Questi programmi erano rivolti principalmente alle casalinghe, che trascorrevano le giornate a pulire e gestire la casa. Le compagnie di sapone, riconoscendo questa opportunità, divennero i principali sponsor di questi melodrammi televisivi.
Inoltre, le Soap Opera, condividono delle caratteristiche con l’arte lirica. Come alcune grandi opere di Mozart, Verdi e Puccini, “le soap” raccontano vicende umane fatte di passioni, vendette e intrecci familiari. Nell’opera “Le Nozze di Figaro”, ad esempio, i personaggi si trovano coinvolti in situazioni intricate e rivelazioni scioccanti, proprio come nelle migliori trame delle soap.
Le morti violente e spesso inutili sono un altro elemento comune tra opera e soap opera. Basti pensare a “Elektra” di Strauss, dove la protagonista si vendica uccidendo sua madre e l’amante di lei, o a “Carmen” di Bizet, dove Don José uccide la protagonista in preda alla gelosia.