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L’Ente Nazionale Polacco per il Turismo prosegue la promozione della destinazione attraverso la sua cucina, per mostrare l’anima del paese e il suo modo di raccontarsi attraverso il cibo. Ieri, martedì 21 maggio, presso Feeling Food Milano, si è tenuto il secondo di una serie di eventi (il primo, lo scorso 7 marzo a Roma) dedicata a una Polonia moderna, innovativa e audace, che parla anche attraverso i sapori della sua gastronomia

Negli ultimi anni, la cucina polacca sta vivendo un vero e proprio rinascimento, conquistando i palati di intenditori e appassionati di gastronomia in tutto il mondo; non a caso, nel 2023 tre ristoranti in Polonia hanno ricevuto la stella Michelinsette hanno ottenuto il titolo Bib Gourmand e ben 39 sono stati raccomandati dalla prestigiosa Guida Michelin

Alla base di questo successo c’è un sapiente connubio tra tradizione e innovazione. Un vero e proprio mosaico gastronomico, un caleidoscopio di esperienze sensoriali, dove ogni regione vanta una propria identità culinaria unica, ognuna capace di raccontare una ricchezza naturalisticapaesaggistica e storica differente, oggi fonte di ispirazione per giovani chef talentuosi e creativi che reinterpretano con tecniche moderne le ricette tipiche regionali, utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità, prodotti locali e stagionali, creando piatti nuovi che conservano l’anima della tradizione polacca e delle influenze etniche che – nel corso di molti secoli – hanno arricchito ulteriormente il panorama gastronomico polacco, dando vita a piatti nuovi e fusion che sorprendono per gusto e originalità. 

Questo secondo appuntamento ha visto protagonista lo chef Michal Kuter, del ristorante A Noz Widelec di Poznan, partner dell’evento a Milano, insieme all’Ente del Turismo di Poznan e Jakub Pindych, responsabile per il turismo gastronomico di Poznan. All’incontro ha presenziato anche il Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano, Anna Golec-Mastroianni

Ci fa davvero molto piacere aver accolto a Milano lo chef Michal Kuter – afferma Barbara Minczewa, Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo in Italia – perché in questa occasione abbiamo potuto far preparare e assaggiare ai presenti alcuni piatti che rappresentano la tradizione della cucina polacca, ma anche i ricordi d’infanzia dello chef, pur presentando una visione innovativa del patrimonio culinario della regione e un menu originale composto da una ricchezza di ingredienti stagionali”.

Un workshop di cucina polacca, rinomati chef che guidano i partecipanti attraverso un’esplorazione culinaria unica. Lo scorso marzo, a Roma, è andata in scena la cucina di Varsavia, mentre sarà Cracovia la protagonista del terzo appuntamento culinario (ndr. questa città insieme a Poznan e Varsavia sono state inserite nel 2023 nella prestigiosa Guida Michelin), ulteriore occasione per immergersi nella cultura e nella tradizione gastronomica polacca, esplorando le sue influenze e le innovazioni.

Nella giornata di ieri, la direttrice Barbara Minczewa ha inoltre rivelato che a fine aprile anche la città di Danzica e la Regione Pomerania sono state inserite nella Guida Michelin; l’annuncio ufficiale avverrà a giugno.

Lo chef Michal Kuter

Ha iniziato il suo viaggio nel mondo dei sapori veri quando si è trasferito a Londra. È qui che ha acquisito tutte le nozioni culinarie e ha creato la sua esperienza sul campo lavorando presso il ristorante Chez Bruce e facendo stage presso i ristoranti La Gavroche e Petrus.

Successivamente, Michal Kuter si è diplomato alla prestigiosa scuola di cucina Westminster Kingsway College di Londra, ottenendo un Advance Diploma in Cullinary Arts. Oggi è uno dei nomi più importanti della gastronomia di Poznan e ha ricevuto negli anni numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi.

Oggigiorno, è felice di presentare l’arte di comporre sapori e la sua visione originale della filosofia del cibo nel suo ristorante. Qui regala ad ogni ospite la profondità degli aromi e i sapori pieni degli ingredienti di stagione, che combina in una composizione unica della cucina tradizionale polacca con un approccio moderno. È autore del libro “A noz widelec. Polish Cuisine”, dove racconta la storia del ristorante, la sua passione per la cucina e l’amore per la gastronomia polacca. Il libro è stato pubblicato in polacco e inglese.

Il Ristorante A Noz Widelec

L’intimo ristorante A Noz Widelec, con il suo arredamento accogliente fin dall’ingresso, ricorda i sapori dell’infanzia e della tradizione della cucina polacca. Il famoso pomodoro chiaro con riso, la zuppa di acetosa, la tartare di manzo, l’anatra, il lucioperca con ossocervo o la torta di mele, sono alcuni delle prelibatezze che attirano i buongustai provenienti da tutto il Paese nel suo ristorante, per apprezzarne la semplicità e maestria nell’esecuzione, risultato dell’esperienza maturata dallo chef e proprietario del ristorante. Un viaggio gustativo nel mondo multidimensionale dei sapori e degli aromi della Polonia e della cucina europea, dove la tradizione incontra la modernità, presentando una visione innovativa del patrimonio culinario della regione e un menu di piatti originali composto da una ricchezza di ingredienti stagionali.

Uno dei ristoranti più apprezzati del paese dalla guida Gault&Millau, nell’estate del 2023 il ristorante ha ricevuto una distinzione assegnata dagli ispettori della Guida Michelin 2023. Ciò significa che l’attenzione al gusto, alla qualità degli ingredienti e ai dettagli le si possono ritrovare nel piatto. 

La cucina di Poznan e i piatti dello chef

La cucina della Regione Wielkopolska, così come quella del suo capoluogo Poznan (sono presenti tanti ristoranti di alto livello), è decisamente raffinata, complice l’importante rivoluzione e rinascimento dell’enogastronomia polacca degli ultimi anni. Una cucina che si distingue per la grande quantità di carne e di verdure che primeggiano nei piatti, oltre alle patate – qui chiamate pyry – al centro di ogni ricetta di questa regione, di ispirazione tedesca (nel diciottesimo secolo, la regione fu governata dal potere prussiano). 

Nella Wielkopolska, oltre ai cosiddetti prazoki, simili ai classici pierogi, alle zuppe e agli oli aromatici spremuti a freddo, c’è il cornetto di San Martino (circa 150-250 grammi di dolce a base di semi di papavero bianco, vaniglia, datteri schiacciati e fichi secchi, zucchero, crema, uvetta, burro e buccia d’arancia, prodotto protetto dal marchio IGP), un vero e proprio fiore all’occhiello della cucina di Poznan e che, anche in occasione della cooking class a Milano, è stato servito come benvenuto da parte dello chef Michal Kuter.

Mani ai fornelli. I giornalisti che hanno partecipato all’evento hanno potuto mettersi ai ‘fornelli’ e cimentarsi nella creazione di piatti dal sapore unico e realizzati utilizzando i migliori prodotti locali, portati direttamente da Poznan: una zuppa fredda di barbabietola, lo storione affumicato con caviale e un filetto di vitello con spugnole, asparagi e tortino di patate. Dopo la degustazione dei piatti preparati dai presenti – molto apprezzati – un dolce a base di budino di rabarbaro, gelato al rabarbaro su salsa alla vaniglia.



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