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– Il Coreper, Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, ha confermato questo pomeriggio a Bruxelles l’accordo provvisorio informale che era stato raggiunto in gennaio con il Parlamento europeo e con la Commissione sul regolamento per la riduzione delle emissioni dei veicoli pesanti. Lo ha riferito la presidenza belga di turno del Consiglio Ue sul suo account X, ricordando che l’obiettivo del regolamento è quello di “ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040”.

La riduzione delle emissioni dovrà raggiungere il 45% al 2030, il 60% al 2035 e il 90% entro il 2040, per tutti i veicoli pesanti nuovi immessi sul mercato Ue. A quanto si apprende a Bruxelles, l’accordo provvisorio del “trilogo” e’ stato approvato a maggioranza qualificata, con l’astensione di Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, mentre la Germania ha votato a favore. Un primo tentativo di approvare l’accordo in Coreper, il 7 febbraio scorso, era stato rinviato a oggi dalla presidenza di turno belga.

C’era infatti il rischio che si astenesse anche la Germania, a causa della differenza di posizioni tra i Liberali, da una parte, e i Verdi dall’altra, all’interno della coalizione di governo a Berlino. In questo caso l’accordo sarebbe stato bocciato le astensioni valgono come voto negativo quando non consentono di conseguire la maggioranza qualificata favorevole, ovvero il 55% dei paesi che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Unione. Il rischio di astensione tedesca è stato scongiurato oggi con l’inserimento di una clausola, un “considerando” del regolamento senza valore giuridico vincolante, che apre alla possibilità di continuare a commercializzare veicoli alimentati con e-fuels se si dimostra che sono “neutrali” in termini di emissioni di CO2.

Una situazione sostanzialmente identica a quella verificatasi un anno fa riguardo alle nuove norme sulle emissioni di CO2 dalle auto, che dovranno essere azzerate entro il 2035, quando sarà vietato vendere vetture nuove con motori a combustione interna, a benzina e diesel. Anche in quel caso, la Germania ottenne un “considerando” per consentire l’uso dei carburanti sintetici, se “neutrali” in termini di emissioni. L’Italia, invece, che aveva appoggiato la richiesta della Germania facendo mancare in un primo tempo la maggioranza qualificata nel voto finale, non ottenne un’apertura simile che aveva chiesto per i biocarburanti, e si ritrovò isolata.

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