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La missione Ingenuity si è conclusa da poche settimane, con l’impossibilità del piccolo drone della NASA di tornare in volo per via di alcuni danni subiti alle pale, dopo tre anni e 72 sorvoli.

Altre agenzie spaziali tuttavia, come quella indiana, la ISRO (Indian Space Research Organisation), stanno già pensando di inviare nuovi elicotteri e droni per sostituirlo, visti gli elevati successi scientifici che Ingenuity ha permesso di raggiungere in poco tempo e il grande potenziale che possono offrire questi mezzi per l’esplorazione marziana.

Secondo Jayadev Pradeep, scienziato del Laboratorio di fisica spaziale presso il Centro spaziale Vikram Sarabhai, in India, sarebbe infatti solo una questione di tempo l’arrivo dell’ufficialità che questa agenzia spaziale doterà le prossime missioni indiane con sonde e droni molto simili a Ingenuity. Queste permetteranno agli scienziati anche di portare su Marte sensori della temperatura, di pressione e di umidità, che non sono stati integrati con il drone della Nasa, oltre a strumenti capaci di determinare la velocità del vento, la concentrazione e la tipologia delle polveri e un sensore di campi eletro-magnetici.

Pradeep ha fatto questa dichiarazione durante una recente diretta streaming, in cui parlava con alcuni giovani alunni di come i successi ottenuti da Ingenuity hanno permesso agli ingegneri della ISRO di pensare ad una nuova missione, desiderosa di portar le prime navicelle indiane a sorvolare Marte entro i primi anni del prossimo decennio.

Secondo gli intenti degli ingegneri indiani, il prossimo elicotterino della ISRO – di cui ancora non si conosce il nome – dovrebbe essere capace di sollevarsi in volo almeno fino a 100 metri di altezza e avere delle batterie e dei pannelli solari che gli permetteranno di raggiungere la longevità della missione americana, che ha compiuto 3 anni.

La prima missione dell’India ad essere riuscita ad arrivare sul Pianeta Rosso invece è stata la Mars Orbiter Mission (MOM), che è stata lanciata nel novembre 2013 e che a partire dal settembre 2014 fino alla seconda metà del 2022 è rimasta in orbita attorno a Marte, compiendo diverse osservazioni scientifiche.

L’India non è tuttavia l’unico paese desideroso di compiere l’impresa di spedire un velivolo nel cielo marziano. Anche la Cina e gli Stati Uniti stanno puntando moltissimo sul questa tipologia di esplorazione e nei prossimi anni potrebbero nascere ulteriori compagnie in grado di raggiungere e formare una colonia sul Pianeta rosso.



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