Film tv in tre puntate il 19-26-27 febbraio su Rai1 con Massimo Ghini, regia di Fausto Brizzi
“Un personaggio molto al di fuori degli schemi, rispetto a quelli che ho raccontato in precedenza: una attrice famosa che si trova a competere con gli anni che avanzano e con il mondo dei social e del marketing dei sentimenti”, anch’esso in rapida avanzata. Descrive così il suo nuovo ruolo, che segna anche il suo ritorno alla Rai, Sabrina Ferilli durante la presentazione di ‘Gloria’, il film tv in tre serate, in onda il 19-26-27 febbraio su Rai1, con Massimo Ghini, Emanuela Grimalda, Sergio Assisi, diretti dal regista Fausto Brizzi, che parla per l’occasione di “un film tremendamente vero, con tanti cammei, per un gioco sul cinema nella tv e per una fotografia a questo mondo dello spettacolo dove il numero dei contatti social e dei follower ha sostituito il vecchio indice di gradimento”.
“Il nostro è un mestiere particolare”, sottolinea l’attrice romana, che dice due “no” decisi: all’idea di diventare regista di sé stessa sull’onda di quanto già accaduto a colleghe come Paola Cortellesi, Margherita Buy, Michaela Ramazzotti, Giovanna Mezzogiorno
; e all’ipotesi di condurre il ‘Festival di Sanremo’. Entrambe con la stessa motivazione di fondo: “Non ne sarei capace…”. Aggiungendo, a proposito della kermesse al teatro Ariston: “Dopo Amadeus, voglio vedere chi è quel pazzo che dice di sì…”.
Quanto a futuri progetti sempre in Rai, “mi concentro su una cosa per volta, adesso vediamo prima come va questa”, prefigurando anche la possibilità di una seconda stagione per ‘Gloria’. E assicurando: “Nella mia vita professionale, non mi sono mai pentita di aver detto alcuni ‘no’, semmai mi sono pentita di aver detto alcuni ‘sì’…”, confessa.
Il film tv, tratto dalla sceneggiatura originale di ‘Vorrei vedere te’ di Roberto Proia, per una produzione Eagle Pictures in collaborazione con Rai Fiction, racconta di una attrice che pare avviata definitivamente sul viale del tramonto ma che resta convinta del suo talento, che considera sprecato per le serie tv se non addirittura per gli spot pubblicitari, sognando un rientro in grande stile nel mondo del cinema.
“E’ una storia sarcastica e trasgressiva sul mondo del divismo – spiega Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction – per un tipo di narrazione inconsueta; una commedia agrodolce che fornisce l’occasione di riflettere su temi importanti e contemporanei, toccando anche punti nevralgici e un poco sopiti della nostra società”.
(di Enzo Bonaiuto)