google prepara dma cosa cambia chrome android v3 703593

Il Digital Markets Act europeo entrerà in vigore giovedì 7 marzo, dunque tutte le Big Tech si stanno preparando ad implementare le misure “correttive” richieste dall’Unione Europea con la sua nuova regolamentazione dei mercati digitali. Ora, è Google a spiegare come si adeguerà al DMA, con una spiegazione molto, molto dettagliata.

Dopo il rilascio di iOS 17.4 da parte di Apple – che ha usato il sistema operativo proprio per adeguarsi alle linee guida di Bruxelles – anche Google ha pubblicato un documento ufficiale in cui spiega come reagirà al Digital Markets Act europeo, delineando una ventina o poco più di cambiamenti che modificheranno le esperienze di ricerca sul web degli utenti, la gestione delle pubblicità online la gestione dei pagamenti per le app di terze parti per Android.

Il primo, grande cambiamento riguarda l’inclusione dei prezzi di siti web diversi da Google anche tra i risultati del browser, specie per quanto riguarda voli, hotel e auto a noleggio. Verrà dunque meno la limitazione dei prezzi a quelli presenti su Google Flights, mentre faranno il loro ingresso nella tabella dei voli acquistabili anche le soluzioni presenti su aggregatori terzi, come Tripadvisor e Kayak.

Su Android, invece, diventerà più facile cambiare il browser di default, in modo da evitare che i prodotti della stessa Big G ricevano una sorta di “priorità” rispetto a quelli delle compagnie terze parti. La schermata di scelta del browser di default compare in realtà già dal 2021, ma adesso ci saranno più scelte tra cui gli utenti potranno optare. La funzione, inizialmente disponibile solo su Android, arriverà anche su Chrome per PC desktop e per iOS.

Sempre su Android, poi, Google permetterà i pagamenti tramite sistemi terzi, alternativi a quelli di default di Google Play Store. La funzione si chiamerà User-Choice Billing (o UCB), e permetterà agli sviluppatori di implementare dei sistemi di pagamento diversi da quello di Big G per gli acquisti in-app e le sottoscrizioni a rinnovo periodico acquistate dagli utenti. Il programma, inoltre, verrà esteso anche ai videogiochi entro questa settimana.

Per quanto riguarda le inserzioni online, infine, gli utenti di Big G non dovranno più aderire automaticamente alla condivisione dei dati con i diversi servizi resi disponibili dalla stessa Google: in altre parole, condividere i vostri dati con YouTube o con Chrome non sarà un “via libera” per farlo anche con Gmail, Drive e via dicendo. Potrete attivare la condivisione dei vostri dati in automatico dalle Impostazioni di Google, oppure tramite degli appositi banner che compariranno utilizzando il browser su PC e Mobile.



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