intel raptor lake risolti problemi instabilitA fix arrivo v3 732385



intel raptor lake risolti problemi instabilita fix arrivo v3 732385

A metà giugno, vi abbiamo parlato dei problemi delle CPU Intel Raptor Lake e Raptor Lake Refresh con diversi videogiochi in Unreal Engine. Intel ha lavorato alacremente a una soluzione ai malfunzionamenti, che sembra essere stata completata negli ultimi giorni: ma cosa è successo agli Intel Core di 13° e 14° generazione, esattamente?

Come spiegano i colleghi di Tom’s Hardware, i problemi sono iniziati già a febbraio, quando una serie di utenti con PC dotati di una CPU Intel Core i9-13900K e Intel Core i7-13700K hanno iniziato a riportare dei crash in alcuni titoli piuttosto recenti in Unreal Engine. I crash erano accompagnati da un errore relativo all’insufficiente memoria video per l’esecuzione dei titoli. Nel corso delle settimane successive, il bug sembra essersi esteso ad altri chip del Team Blu, tra cui quelli della lineup Raptor Lake Refresh di ultima generazione.

Ad aprile, ASUS ha rilasciato una patch per il BIOS che sembrava risolvere il problema: quest’ultimo veniva identificato nell’impostazione “Intel Baseline Profile”, che di tanto in tanto cambiava automaticamente le impostazioni della scheda madre con quelle raccomandate dalla stessa Intel. Sfortunatamente, il fix di ASUS non ha completamente risolto le cose, mentre i problemi di compatibilità con l’Unreal Engine 5 non hanno fatto altro che aumentare.

Dopo la mossa di ASUS, Intel stessa ha iniziato a guardare più attentamente il problema, identificando la causa nelle schede madri pur senza incolpare direttamente i suoi partner. Per questo, entro fine aprile il Team Blu ha pubblicato delle linee guida per le schede madri di nuova generazione volte a garantire più stabilità alle CPU Raptor Lake e Raptor Lake Refresh. Anche in questo caso, però, l’applicazione delle nuove linee guida non è stata risolutiva e – cosa ancor più grave – la stessa Intel ha ammesso di non conoscere la causa del bug che ha colpito i suoi processori.

Si arriva così a giugno, quando alcune testate internazionali hanno riportato che Intel avrebbe identificato la “root cause” del bug e lo avrebbe risolto una volta per tutte. Una buona notizia… se non fosse che la compagnia di Santa Clara ha dovuto intervenire per smentirla del tutto, affermando di non aver ancora scoperto il problema originario dell’instabilità che caratterizzava le sue CPU ormai da qualche mese.

Tutto ciò ci porta alle ultime settimane: il 16 luglio, lo studio indipendente Alderon Games ha pubblicato uno statement sul suo sito web in cui affermava di avere problemi incessanti con le CPU Intel di 13° e 14° generazione, che avrebbero riguardato sia i server e i PC interni dell’azienda che quelli degli utenti finali che comparavano i loro videogiochi. La compagnia ha accusato Intel di “produrre CPU difettose”, spingendo alcuni consumatori a chiedere il ritiro dal mercato dei processori Raptor Lake e Raptor Lake Refresh instabili.

Sull’onda delle polemiche, infine, il 22 luglio Intel ha annunciato di aver trovato la “root cause” del problema e che pubblicherà un update del suo microcodice per risolverlo una volta per tutte entro la metà di agosto, chiudendo finalmente la questione. Al contempo, l’azienda ha anche spiegato che non ritirerà alcun processore di 13° o 14° generazione dal mercato.



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