Lo scorso dicembre l’Antitrust ha multato due società di Chiara Ferragni per 400 mila euro e 675 mila euro, per un totale che supera 1 milione di Euro. Oggi è arrivato il contrattacco dell’imprenditrice digitale, che però già nel suo video ‘di scuse’ aveva già annunciato che avrebbe fatto ricorso: “Ho commesso un errore di comunicazione. […] Impugnerò il provvedimento perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare un’attività commerciale con una di solidarietà. Mi dispiace aver sbagliato. Ma se la sanzione dovrà essere inferiore ho deciso che donerò la differenza all’Ospedale Regina Margherita che si sommerà così al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con loro per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata“.
#ChiaraFerragni ha chiesto, attraverso un atto depositato al Tar del Lazio, l’annullamento della multa da 1 milione di euro. L’udienza dovrebbe fissarsi entro il mese di giugno
— Andrea Conti ⚡️ (@IlContiAndrea) February 27, 2024
Chiara Ferragni, il contrattacco: due ricorsi al Tar per la multa sul Pandoro Gate.
Nel tardo pomeriggio di oggi 27 febbraio, i legali di Chiara Ferragni hanno depositato formalmente al Tar del Lazio due ricorsi amministrativi con i quali si richiede un annullamento della multa chiesta dall’Antitrust alle due società, “Fenice” e “Tbs Crew”. A dare la notizia di questo “contrattacco” è stata l’Ansa:
“Chiara Ferragni, come aveva annunciato, ha depositato formalmente al Tar del Lazio due ricorsi amministrativi con i quali chiede di annullare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l’Antitrust ha inflitto alle sue società “Fenice” e “Tbs Crew” una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro “Pink Christmas”. – riporta l’Ansa – I due ricorsi saranno affidati alla prima sezione del tribunale amministrativo. Confermato il fatto che non contengono alcuna richiesta di misura cautelare, ma solo una richiesta di fissazione dell’udienza di discussione di merito che dovrebbe celebrarsi entro il mese di giugno. Da questa vicenda sono poi scaturite diverse inchieste in Italia nei confronti delle società di Chiara Ferragni accusate anche di truffa ai consumatori”.