Simona Ventura è una delle regine della tv italiana, non solo perché ha alle spalle quasi 40 anni di carriera e decine di programmi tv, ma soprattutto perché ha il suo marchio distintivo, un attitude e un fattore X che non si impara, una dote innata. Come tutte le grandi professioniste anche Super Simo però ha avuto le sue ‘cadute’ e le ha raccontate a Monica Setta. Simona (che sta vivendo un vero anno d’oro) nella trasmissione Donne al Bivio ha fatto un’ammissione ed ha rivelato qual è secondo lei il suo programma meno fortunato. La Ventura ha ricordato l’esperienza a Colpo di Genio, show andato in onda su Rai Uno nell’aprile del 2007 (condotto da Simona con Teo Teocoli).

L’ammissione di Simona: “Quel programma non era nelle mie corde”.

“Non ho porte vecchie che riaprirei in modo diverso. Non ho rimpianti e rimorsi. I rimpianti fanno ammalare. Uno non se ne rende conto e poi ha quella depressione latente. Anche i miei fallimenti mi sono serviti. Quando ho agito con il mio istinto non ho mai sbagliato. Quando mi sono fatta guidare ho sbagliato. Il mio istinto non mi ha mai fatta sbagliare. Anche io ho sbagliato, ma i miei fallimenti lavorativi e òe cadute sono servite ad essere la donna che sono oggi. Una mia caduta che configuro come tale? Di programmi ne ho sbagliati diversi. Ma chi non fa non sbaglia.

Quali programmi non sono andati bene? Ho fatto un programma che non è andato benissimo. C’è stato un periodo in cui facevo tante cose, L’Isola dei Famosi, Music Farm, Quelli che il Calcio e mi è stata chiesta una cosa. Avevo detto di no tantissime volte a Del noce per Rai Uno e questo a lui era dispiaciuto. Quindi al terzo no di fila non potevo dirne altri perché mi sarebbe dispiaciuto troppo. Così lui mi ha dato questo show sugli inventori che però non era nelle mie corde. E l’ho fatto con tutta la voglia che avevo, ma non è andato bene. – ha continuato la Ventura nella sua ammissione – Ma lui ha così tanto apprezzato questa cosa che gli ho detto di sì, tanto che poi sono tornata a L’Isola e a fare le mie cose. Poi ho fatto un Sanremo difficilissimo, è stato un treno che dovevo prendere. Quello è stato un Sanremo innovativo, un antesignano dei talent”.



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