Dicono di averlo trovato e invece era il loro: proprietari abbandonano il proprio cane al canile comunale di Palermo con l’inganno

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L’abbandono è una piaga che non accenna a diminuire. Nonostante le campagne antiabbandono e per le “adozioni responsabili”, scelte delicate come quella di accogliere un animale nella propria vita vengono ancora prese con una leggerezza disarmante.

Purtroppo, i continui appelli da parte di associazioni e volontari non smuovono la sensibilità di alcune persone che, senza farsi troppi problemi, decidono di disfarsi a loro piacimento dei propri animaletti domestici e, se è il caso, ricorrendo anche con l’inganno.

Ed è proprio quello che è accaduto a Paolino. Qualcuno si è presentato al canile comunale di Palermo chiedendo ai volontari di prendersi cura di un cane che, secondo le loro dichiarazioni, avevano trovato in strada.

Il personale del rifugio, convinto di trovarsi dinnanzi all’ennesimo cane randagio o lasciato in strada, hanno accolto il pelosetto nella loro struttura, inconsapevoli delle reali intenzioni delle persone che lo avevano condotto lì.

Solo poco dopo hanno scoperto la triste verità: il cagnolino non era un trovatello e le persone che lo avevano accompagnato erano i suoi proprietari.

Paolino è stato così abbandonato in canile con l’inganno e, quando il raggiro è stato svelato, la reazione del povero pelosetto tradito ha spezzato il cuore dei volontari.

Abbandonano il cane al rifugio con l’inganno: la reazione di Paolino spezza il cuore

Accogliere un altro pelosetto che prima aveva una casa in un box è un compito che mette sempre in difficoltà i volontari dei rifugi, non solo per il sovraffollamento delle strutture, ma per l’ardua missione di cercare di rincuorare e guarire le profonde ferite lasciate nell’animo di chi viene tradito dalla sua stessa famiglia.

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Quando i volontari hanno assistito alla reazione di Paolino all’abbandono dei suoi proprietari, hanno subito compreso che si trattava di un caso molto delicato.

Il personale del canile comunale di Palermo ha condotto il pelosetto nel box che da quel doloroso giorno è diventato la sua “nuova casa”.
Quando il cagnolino si è ritrovato rinchiuso in una gabbia insieme ad altri cani, senza i suoi umani e con persone estranee, ha compreso la triste realtà.

Destabilizzato da quella inattesa e struggente situazione e con il cuore infranto, Paolino si è chiuso in se stesso e ha iniziato a fissare in totale silenzio il muro.
Davanti a quella straziante reazione, i volontari hanno percepito forte e chiaro la disperazione che alberga nel suo animo e hanno immediatamente lanciato un appello per ridargli la speranza.

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Come riportato in un un post pubblicato su Facebook da una volontaria, il personale del canile sta cercando di trovare al più presto una nuova famiglia per il cagnolino di tre anni:Paolino non credeva ai suoi occhi quando si è visto in una gabbia con altri cani e ha cominciato a guardare solo verso il muro, a chiudersi, a non vedere più la luce….
Paolino ormai sta facendo una ripida discesa verso l’abisso, ha bisogno di uscire e subito! E di ricominciare a credere che qualcuno gli vuole bene….Vi prego con tutto il cuore di aiutarci ad aiutarlo”.

Paolino ha bisogno di ritrovare qualcuno che gli doni di tutto l’amore di cui ha bisogno in questo difficile momento, di qualcuno di cui possa fidarsi ciecamente, di qualcuno che gli regali una seconda chance di essere felice.

Ci auguriamo che presto qualcuno apra il suo cuore a questo splendido cagnolino di piccola taglia e riporti il sorriso sul suo volto e la gioia nel suo cuore.

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