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Immaginatevi di prendere il volo e non toccare terra per un intero ciclo di stagioni: dieci mesi in cui il confine tra il giorno e la notte sfuma, e il mondo sottostante diventa un mosaico sfuggente. Questa è la realtà straordinaria vissuta dai rondoni, piccoli esseri ma dalla grande resistenza capaci di volare per dieci mesi senza interruzione.

La suggestiva ipotesi, avanzata negli anni ’70 dall’ornitologo gallese Ronald Lockley, è stata confermata solo recentemente, nel 2016, grazie al lavoro instancabile di un team di ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia. Armati di tecnologia all’avanguardia, questi scienziati hanno seguito le tracce di tredici rondoni adulti, dotandoli di minuscoli registratori di dati capaci di rivelare ogni segreto del loro volo incessante.

Attraverso deserti e mari, da la Svezia fino alle terre a sud del Sahara, questi uccelli hanno rivelato un mondo sospeso, dove il tempo trascorso a terra si riduce a soli due mesi all’anno, dedicati alla riproduzione. Tra i protagonisti di questa epopea aerea, tre rondoni si sono distinti per non aver mai posato le zampe a terra per l’intera durata dei loro dieci mesi di migrazione.

Questo prodigio di resistenza e leggerezza, considerando il loro peso piuma di appena 40 grammi, potrebbe dipendere dalle condizioni delle loro penne: coloro che hanno trascorso più tempo in volo avevano rinnovato il loro piumaggio, forse per mantenersi in condizioni ottimali o per liberarsi dai parassiti.

Come fanno questi incantevoli navigatori dell’aria a sostenere un’esistenza quasi eterea? La risposta risiede nella loro straordinaria evoluzione: corpi affusolati, ali strette e lunghe che fendono l’aria con grazia, sfruttando ogni soffio di vento per ridurre al minimo lo sforzo e massimizzare la durata del volo.

E per i momenti di stanchezza? Insetti volanti fanno da spuntino rinvigorente, ma il mistero rimane sulle loro abitudini di riposo: forse, come suggerito per i frigate, i rondoni riescono a dormire planando dolcemente verso il tramonto o l’alba, quando si innalzano a due-tre chilometri di altitudine.

A proposito, ecco invece il volatile più grande mai esistito… mentre questo è il più colorato di sempre!



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