i ray ban smart glasses assistente virtuale artificiale funziona v3 713724

Victoria Song di The Verge, una giornalista specializzata in dispositivi indossabili, ha avuto modo di provare i Ray-Ban Smart Glasses di Meta e RayBan, che sono caratterizzati dalla presenza dell’assistente virtuale artificiale, ma com’è stato il feedback?

Come si può leggere direttamente nell’articolo di The Verge, il comando per attivare l’assistente è “Ehi Meta, guarda e…” e poi pronunciare ciò che si intende fare. Ad esempio si possono ottenere informazioni su una pianta, oppure leggere un cartello in lingua diversa, ma anche scrivere didascalie per Instagram, identificare ed ottenere informazioni su un punto di riferimento o un monumento.

Gli occhiali sono anche in grado di scattare una foto: Victoria Song sottolinea come l’IA comunichi con il cloud per inviare risposte agli utenti nelle orecchie, ma “le possibilità non sono illimitate e metà del divertimento sta nel capire dove sono i propri limiti”.

Nel suo caso, il suo coniuge ha messo alla prova l’IA con il riconoscimento delle macchine, e spiega che “spesso la risposta era sbagliata”. In un altro paragrafo racconta anche la sua esperienza con l’identificazione delle piante, che non è andata sempre a buon fine.

“Ma l’intelligenza artificiale è una funzione degli occhiali Meta. Non è l’unica funzione. Sono un paio di occhiali funzionali per live streaming, dotati di una buona fotocamera POV. Sono un ottimo paio di cuffie open-ear. Adoro indossarli durante le corse e le passeggiate all’aperto. Non potrei mai usare l’intelligenza artificiale e avere comunque un prodotto che funziona bene” è il sunto della giornalista.



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