Mi trovavo in compagnia di Henry Reese, co-ideatore, insieme alla moglie Diane Samuels, del progetto City of Asylum Pittsburgh, che offre rifugio a una serie di scrittori la cui sicurezza, nei rispettivi paesi d’origine, è sotto attacco.
Questa era la storia che Henry e io intendevamo raccontare: la creazione di spazi sicuri in America per scrittori stranieri, e il ruolo che io avevo avuto negli esordi del loro progetto.
L’incontro pubblico era intitolato “Più di un rifugio: ridefinire la casa americana”.
L’incontro non ha mai avuto luogo. �Stavo per scoprire che quel giorno l’anfiteatro di Chautauqua non era affatto un posto sicuro per me.»
“Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio”, Salman Rushdie.