Arrivati i primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo del piccolo Matteo Vidali, morto a 18 mesi travolto in retromarcia dal suo papà
Si chiamava Matteo Vidali ed era un bimbo di soli 18 mesi, che ha perso la vita lo scorso 16 aprile, dopo che per una fatalità, il papà lo ha travolto con la sua macchina, durante una retromarcia. Sull’accaduto al momento stanno lavorando le forze dell’ordine, che vogliono far luce su cosa è successo.
Nella mattina di oggi, martedì 23 aprile, il medico anatomopatologo Alberto Furlanetto, ha eseguito appunto l’autopsia sul corpo del piccolino ed è proprio da questo esame che è emersa una triste realtà.
Purtroppo il bimbo, che aveva solamente 18 mesi, da quello che scrive TrevisoToday, ha perso la vita per il forte trauma cranico riportato dall’impatto con la macchina. Questo esame ha portato alla scoperta sul corpo di traumi e diverse lesioni, soprattutto nella parte della testa. Infatti i tentativi dei medici di tenerlo in vita, per due lunghi giorni, alla fine si sono rivelati essere del tutto vani.
Il dramma di questa famiglia si è consumato nella giornata di domenica 14 aprile. All’esterno della loro abitazione che si trova in via Damiano Chiesa, a Dosson di Cassier, nella provincia di Treviso. Dal racconto del suo papà, chiamato Olaf, il piccolo era andato dietro la sua macchina per riprendere un pallone.
Le indagini per la scomparsa del piccolo Matteo Vidali ed il racconto del suo papà
L’uomo solo dopo aver sentito il forte rumore, si è reso conto di ciò che era appena successo. Entrambi i genitori hanno subito capito che le condizioni del loro bambino erano molto gravi. Per questo lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove i medici lo hanno rianimato per 45 lunghi minuti.
Il suo cuore ha ripreso a battere, ma ha lottato per la sua vita per due lunghi giorni. Fino purtroppo al triste epilogo, avvenuto il 16 aprile. Troppo gravi i traumi riportati da lui, che non gli hanno lasciato scampo.
Le forze dell’ordine che stanno indagando sul caso, come da prassi hanno quindi avviato tutte le indagini del caso. Hanno iscritto il padre sul registro degli indagati, per il reato di delitto colposo. Gli inquirenti ora vogliono capire se la posizione del piccolo dietro al veicolo era possibile da notare dal papà che era alla guida. A breve la famiglia potrà avere anche il nulla osta per la salma.