quanto spende apple produrre vision pro cifra sorprendente v3 701964

Mentre l’attesa per Apple Vision Pro 2 potrebbe essere davvero lunghissima, il visore di prima generazione di Cupertino gode di un discreto successo negli Stati Uniti, nonostante il suo prezzo altissimo (pari a 3.499 Dollari). Ma quanto costa Vision Pro ad Apple? Un’indagine di mercato ce lo svela.

Stando ad un rapporto dell’istituto di analisi Omdia, produrre Apple Vision Pro costa 1.542 Dollari ad Apple. Ciò significa che il prodotto viene venduto a più del doppio del suo costo produttivo: nulla di troppo strano, se consideriamo che la Mela Morsicata ha dovuto sostenere dei costi enormi per la ricerca e lo sviluppo di Apple Vision Pro. Rilevantissimo, poi, dovrebbe essere il peso del marketing sul prezzo definitivo del visore, spiegando perché a fronte di un costo netto di “soli” 1.500 Dollari o poco più si passi ad un prezzo finale di 3.500 Dollari e passa.

Scendendo più nello specifico, Omdia spiega che i display di Apple Vision Pro sono la componente più costosa del visore: i due schermi sono dei pannelli micro-OLED da 1,25″ con un totale di 23 milioni di pixel ciascuno e il loro costo è di 228 Dollari a testa, ovvero 456 Dollari per visore (ogni Apple Vision Pro, infatti, conta due display, uno per occhio). A questi costi va poi sommato il prezzo del display EyeSight di Apple Vision Pro, che però è difficile da quantificare.

La seconda componente più costosa del visore, inaspettatamente, è il SoC composto dai chip M2 e R1, entrambi prodotti internamente da Apple Silicon. Il chip di base è lo stesso M2 già visto sui Macbook Air di scorsa generazione, perciò il suo costo non è elevatissimo. Ad aumentare il prezzo è invece il chip R1, che si occupa di processare le informazioni provenienti dalle fotocamere e dai sensori del visore: i due chip, insieme, hanno un costo di 240 Dollari per Apple.

La CNBC ha provato, a partire da questi dati, a calcolare quanto guadagna Apple su ogni Vision Pro venduto. La testata, però, non è giunta ad alcun dato soddisfacente: accanto ai costi stimati da Omdia (che potrebbero non essere corretti al centesimo), infatti, restano da sommare i costi di ricerca e sviluppo, quelli di marketing, quelli per il trasporto dei prodotti e quelli del packaging.



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