Continua a far discutere il caso Scurati, da giorni si rumoreggiava di un possibile procedimento disciplinare per Serena Bortone, colpevole di non aver abbassato il capo e alla fine è arrivato davvero: “La Rai ha inviato una lettera di contestazione a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti“.

Me li immagino così mentre decidono cosa fare con Serena…

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L’amministratore delegato Rai, Roberto Sergio si è anche espresso sullo sciopero di Usigrai: “Consentiteci di evidenziare anche in questa prestigiosa sede, l’accanimento distruttivo di cui Rai è vittima. Un accanimento che cerca di contrapporre a fatti, dati, numeri, risultati concreti e verificabili, delle fantasiose ricostruzioni quando non delle infamanti accuse che non solo danneggiano la reputazione e il valore della Rai ma che mortificano la comunità di donne e uomini che ogni giorno lavora per portare nelle case degli italiani il meglio delle loro capacità“.

Il PD attacca il procedimento disciplinare della Rai.

I componenti Dem della commissione di vigilanza della Rai hanno contestato la decisione dei vertici della Rai: “Il procedimento disciplinare dell’Ad Rai Sergio nei confronti di Serena Bortone – sottolineano – definisce l’idea che la dirigenza dell’azienda ha del pluralismo informativo. Siamo di fronte ad un atto arrogante, minaccioso, intimidatorio. “Colpirne uno per educarne cento” è il motto che anima questa maggioranza che vuole rendere l’azienda del servizio pubblico il megafono del governo“.

Anche Alessandro Zan ha preso le parti della Bortone: “Serena Bortone ha denunciato la censura politica da parte dei vertici RAI di un monologo. Per questo ha ricevuto un provvedimento da quegli stessi vertici. Non è un provvedimento, è ritorsione. E La ritorsione la fanno i regimi. Un abbraccio, Serena“.



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