Se fino a qualche mese fa tamponi per il Covid-19 e mascherine d’ogni tipo erano in bella vista sugli espositori delle farmacie, ora sono i test per lo streptococco a farla da padrone. Nel 2023 la vendita di tamponi rapidi per la ricerca di questo batterio, responsabile della scarlattina, è aumenta del 2.000%. Di pari passo sono cresciute anche le richieste di amoxicillina, l’antibiotico che lo cura, stimate intorno ad un +38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I test rapidi sono attendibili?
«I test fai da te per lo streptococco sono utili per effettuare uno screening rapido – spiega Carlo Alfaro, pediatra, consigliere nazionale della SIMA, la Società italiana di medicina dell’adolescenza, in un’intervista a Sanità Informazione -. Questo vuol dire che chi avrà un esito negativo potrà stare tranquillo, mentre chi otterrà una positività dovrà sottoporsi ad un tampone faringeo, presso laboratori specializzati, con antibiogramma, esame necessario affinché la prescrizione dell’antibiotico sia adeguata».
Antibiotico: quando e perché
L’ amoxicillina va assunta solo se necessario: «L’uso inappropriato di questo antibiotico ne ha esaurito le scorte», racconta il pediatra. Non è un caso che l’Italia sia sul podio europeo per maggior consumo di antibiotici: «Questo farmaco è troppo spesso prescritto e utilizzato per tenere a bada la paura dei genitori più apprensivi. Ma se una febbre non passa entro 4-5 giorni non è detto che sia necessario l’utilizzo di un antibiotico – sottolinea Alfaro -. Per questo è sempre meglio effettuare un antibiogramma per accertarne la necessità. Inoltre, in caso di scarlattina la terapia antibiotica può essere iniziata entro il nono giorno dall’esordio dei sintomi, evitando qualsiasi complicanza».
Test rapiti e amoxicillina, richieste in aumento
I numeri parlano chiaro: nelle farmacie italiane da ottobre 2021 a marzo 2022, stando ai dati elaborati per ANSA da Iqvia, provider di analisi in ambito sanitario e farmaceutico, erano stati venduti 3.857 tamponi per rilevare questo batterio, da ottobre 2022 a marzo 2023 sono stati 77.661. A crescere sono anche le vendite di amoxicillina, passate da 11,9 milioni di dosi vendute da novembre 2021 a marzo 2022 a 16,4 milioni da novembre 2022 a marzo 2023.
La scarlattina non è il Covid
«Questa crescita esponenziale di vendita di tamponi rapidi è dovuta, con estrema probabilità, ad abitudini acquisite durante il periodo pandemico – aggiunge Alfaro -. Molti bambini sono stati sottoposti al test rapido per lo streptococco, pur in assenza di sintomi, solamente perché entrati in contatto con soggetti risultati positivi. Tuttavia, se questo atteggiamento è adeguato per il Sars-CoV-2 non lo è per lo streptococco, poiché un portatore sano, ovvero positivo al test, ma totalmente asintomatico, non può essere fonte di contagio».
La “stagione” dello streptococco non esiste più
Se i casi di scarlattina non diminuiscono non è colpa della primavera che tarda ad arrivare. «Se fino a qualche anno fa lo streptococco seguiva una precisa stagionalità, da fine gennaio ad aprile, ora circola tutto l’anno. L’attuale aumento esponenziale di casi, così come accaduto per l’influenza stagionale e per il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), è una conseguenza dell’isolamento degli ultimi anni che ha indebolito il sistema immunitario di ognuno di noi», dice lo specialista. Ora, con la fine della pandemia da Covid-19 e l’allentamento delle misure restrittive per il contenimento dei contagi, il nostro sistema immunitario potrà nuovamente allenarsi e rinforzarsi.