Nel Comune di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, il 18 maggio si terrà la prima conferenza nazionale sulle marocchinate. Il convegno avrà luogo nella Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate. Una celebrazione per non dimenticare nel tempo le 60 mila vittime, donne e uomini italiani, violentate dalle truppe coloniali francesi durante la Campagna d’Italia, nel corso della seconda guerra mondiale. Uno scenario – quello della violenza – che appare tragicamente attuale, se si tiene conto di ciò che sta accadendo con la guerra in Ucraina e negli scontri tra Hamas e Israele.
Una giornata per ricordare le vittime delle marocchinate
L’istituzione della Giornata Nazionale in memoria delle Vittime delle Marocchinate appare, quindi, necessaria. Lo ha ribadito anche l’Associazione Nazionale Vittime Delle Marocchinate (ANVM), sottolineando la necessità di sensibilizzare le istituzioni tutte, al fine di ricordare e non dimenticare le 60 mila vittime italiane, tra cui uomini, donne e bambini, violentati e uccisi dalle truppe coloniali francesi.
L’organizzazione delle prima conferenza nazionale sulle vittime delle marocchinate appare come un’efficace iniziativa per la sensibilizzazione e promozione alla conoscenza di tali fatti. L’obiettivo è quello di lasciare un insegnamento per le generazioni future, che non possano ricadere negli errori del passato. L’attuale scenario europeo, e più in generale quello internazionale, purtroppo ci dimostra che c’è ancora tanto da fare per arginare i comportamenti violenti. Il notevole incremento dei femminicidi e gli scenari di guerra che non accennano a trovare una soluzione pacifica sono solo alcuni esempi di una situazione che necessita di un urgente intervento, soprattutto da parte delle istituzioni.
Le origini del termine “marocchinate”
Marocchinate è il termine coniato a seguito dei terribili fatti ai danni della popolazione italiana, in particolar modo donne e bambini, nel corso della Campagna d’Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Le truppe coloniali francesi erano, infatti, costituite per la maggioranza da reparti di origine nordafricana. I soldati degli Stati belligeranti hanno saccheggiato e compiuto razzie in ogni territorio nel quale sono passati proseguendo la loro avanzata. Tutti i cittadini sono rimasti vittime delle azioni violente perpetuate dai militari, che hanno compiuto stupri e uccisioni brutali.
A seguito delle numerose violenze si è anche scatenata un’epidemia di malattie sessualmente trasmissibili, difficilmente contrastate. Molte donne sono rimaste incinte. Alcune hanno abortito, altre subito aborti spontanei, nel frattempo gli orfanotrofi si sono riempiti. Nello stesso periodo sono anche notevolmente aumentati i casi di suicidio. Una situazione tragica, che merita la giusta attenzione.
L’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni per le vittime delle marocchinate
La prima conferenza nazionale sulle vittime delle marocchinate avrà inizio il prossimo 18 maggio, alle ore 17.00, nella Sala del Consiglio Comunale di Pontecorvo, in provincia di Frosinone. Tra i relatori presenti all’evento anche l’Avv. Ezio Bonanni, che analizzerà il tema sotto il profilo giuridico, rimarcando tutte le azioni legali portate avanti nel corso degli anni.
Oltre alla denuncia al Tribunale Militare di Roma, per i crimini di guerra commessi, infatti, l’Avv. Ezio Bonanni porrà l’accento sull’azione giudiziaria presentata innanzi il Tribunale Civile di Roma, nell’interesse delle vittime di tali reati, sottolineando la responsabilità civile degli Stati coinvolti nei crimini di guerra. Non solo quegli Stati di cui facevano parte i militari responsabili, ma anche tutti gli Stati non belligeranti e lo Stato italiano, co-belligerante, che non ha adeguatamente protetto i cittadini, combattendo al fianco degli angloamericani e delle stesse truppe francesi che si sono rese responsabili di questi crimini.
Innanzi il Tribunale Civile di Roma, l’Avv. Ezio Bonanni evidenzierà le responsabilità degli Stati Uniti d’America, dell’Inghilterra, della Francia. Innanzitutto, come responsabilità vicaria, e comunque per difetto di vigilanza, culpa in vigilando e omessa protezione dei cittadini, estese anche allo Stato italiano. Il legale rimarcherà la necessità di un’ulteriore azione a carico della Presidenza del Consiglio per il diritto al risarcimento dei danni, portando eventualmente in detrazione gli importi miserrimi che a suo tempo furono liquidati, e che non costituiscono il risarcimento di quel danno effettivo subito dalle parti in prima persona, così come i loro familiari ed eredi.