“I voti stavano arrivando, i Maneskin vincevano su Barbara, era un gran casino”, ricorda il conduttore. “Ho ricevuto tanti messaggi sul mio telefonino – anche uno dal presidente francese – che mi dicevano che i Maneskin dovevano essere squalificati, dicendo: ‘Devi fare qualcosa, per favore.’ Il ministro francese per gli affari europei, che era a Rotterdam per il concorso, mi ha anche inviato messaggi dicendo: ‘Cosa dovremmo fare? Cosa dovremmo fare? Per favore, fai qualcosa.’ Ma cosa avrei potuto fare? Non stavo conducendo io. Non sono il presidente dell’Eurovision!”.

Anche la conduttrice Delphine Ernotte quella sera, al fianco di Stéphane Bern, ha mantenuto la calma. “Se vinciamo voglio che siamo vincitori per merito, non perché viene squalificato il primo posto“.

Macron e i media francesi, per farli tacere Damiano si è sottoposto ad un test anti-droga

La polemica-droga ha ovviamente macchiato la vittoria dei Maneskin e Damiano si è sottoposto a delle analisi del sangue che hanno dimostrato l’esito negativo. A domanda diretta ‘denuncerai i media francesi per diffamazione?’, il cantante ha così risposto:

“No, perché per me la questione non si è neanche mai aperta. E’ stato solo un grosso sketch comico, in stile Zelig. Se arrivano delle scuse sono pronto a riceverle, ma adesso a tutti noi interessa solo festeggiare in barba a chi ha tentato di ostacolarci. Stiamo scrivendo nuovi pezzi e stiamo lavorando alle date del tour, nel 2022 ci sono già due date in Germania“.

 



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