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L’ultimo sorvolo della luna Io rivela un lago di lava in grado d’inghiottire una città


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Io, uno dei satelliti galileiani di Giove, è divenuto recentemente uno degli obiettivi più interessanti dell’esplorazione spaziale. Essendo tempestato da numerose eruzioni vulcaniche e disponendo molteplici elementi essenziali alla vita, sono numerosi infatti i ricercatori che lo stanno analizzando.

Da qualche giorno, gli astronomi e i ricercatori della Nasa hanno diffuso le prime notizie relative agli ultimi sorvoli che hanno realizzato su Io tramite il satellite Juno, che è stato inviato in orbita di Giove proprio per risolvere alcuni misteri che avvolgono i suoi satelliti, e tra le scoperte più interessanti c’è la notizia del ritrovamento di un enorme lago di lava, in grado di sommergere un’intera metropoli della Terra.

Questo lago è stato chiamato Loki Patera e la sua superficie levigata dimostra che alcune parte di Io sono lisce come il vetro o l’ossidiana. Lungo circa 200 chilometri, questo lago riflette inoltre nello spazio i raggi luminosi provenienti dal Sole.

Il principale responsabile della missione, Scott Bolton, del Southwest Research Institute, ha anche chiarito che per formare questo lago le eruzioni vulcaniche hanno dovuto emettere lava per diverse migliaia di anni, prima che si solidificasse al livello della superficie. È infatti molto probabile che l’eruzione da cui è nato il lago sia ancora in corso e che stia avvenendo in profondità, molto al di sotto della superficie riflettente.

Questa non è l’unica scoperta relativa a Io diffusa dalla Nasa nelle ultime ore. Recentemente lo stesso team di scienziati ha dichiarato infatti di aver datato la prima eruzione di questo satellite, tramite l’analisi di alcuni isotopi stabili dello zolfo. La più antica eruzione di Io sembra così essere avvenuta circa 4,5 miliardi di anni fa.

Io fa parte dei satelliti galileiani perché fu scoperto da Galileo Galilei all’alba del 1600. Lo scienziato italiano, pensando di far una cosa lieta ai suoi protettori Medici, decise inoltre di dedicare queste lune agli antichi dei e miti greci e non a caso tutti i satelliti di Giove hanno il nome di un amante o di un avversario del dio più importante della religione greco-latina.



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