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“Quando mi hanno chiamato questa mattina i vigili per avvisarmi dell’accaduto mi è venuto da piangere: è come se ti togliessero una parte di te. Penso sia stata una bravata di alcuni ragazzi, non penso ad un atto ostile, non ho nemici. Sono purtroppo riusciti a distruggere interamente tutta la bancarella, è un disastro. E’ come quando bruciarono sul rogo Giordano Bruno. Ma la cultura non muore mai perché è più forte di tutto ed entro mercoledì voglio rimettere in piedi la postazione, che deve tornare più bella e accogliente di prima. Al sindaco Gualtieri chiedo di aiutarci a rendere la nostra bancarella ancora più splendente e vivibile di prima”. Lo dice all’Adnkronos Alberto Maccaroni, da 20 anni proprietario della storica bancarella di libri usati di Piazzale Flaminio, andata questa mattina a fuoco per ragioni ancora sconosciute.

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