166403.t.W320.H200.M4

– La pandemia non ancora conclusa ma che proprio sul finire dell’anno rialza la testa, l’invasione russa in Ucraina della quale è ancora impossibile prevedere gli sviluppi, ma anche l’elezione per la prima volta di un Presidente del Consiglio donna in Italia: 2022, anno di crisi ma anche di ripresa con l’economia del nostro Paese che mette il turbo e “doppia”, di fatto, Francia e Germania.

Sono le 4 del mattino del 24 febbraio 2022 quando, su ordine del Presidente russo Putin, le truppe russe invadono l’Ucraina: immagini già consegnate alla storia che, di fatto, cambiano tutto in Europa e nel mondo. L’invasione, infatti, scatena una grande crisi energetica chiamando gran parte degli Stati membri alla necessità di recidere il cordone ombelicale energetico che li lega a Mosca. Un discorso che riguarda da vicino anche l’Italia visto che oltre il 40% delle nostre importazioni vengono proprio da Mosca: è marzo quando inizia la corsa dell’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi per ridurre la dipendenza dal gas russo. Il 2022 è stato anche l’anno dell’impennata dei tassi sui mutui. Conflitto in Ucraina e corsa dell’inflazione, infatti, spingono la Bce – a più riprese ad adottare misure restrittive di politica monetaria, con i mercati alla finestra in attesa delle prossime mosse. L’obiettivo dichiarato, infatti, è riportare l’inflazione al 2%.

Luglio
è il mese delle dimissioni: il14 Draghi sale al Colle per dimettersi e il Presidente della Repubblica Mattarella lo rimanda alle Camere, tentando la via – difficile ma non impossibile – di una ricucitura politica che però non arriva. Il 20 luglio, infatti, M5s, Lega e Forza Italia non votano la fiducia e il 21 luglio il Capo dello Stato scioglie il Parlamento e indice le elezioni politiche per il 25 settembre, aprendo ad una insolita campagna elettorale estiva.

Pochi giorni prima, il 7 luglio, medesima sorte era toccata anche al premier britannico Boris Johnson: al suo posto arriva Liz Truss che durerà appena 50 giorni lasciando il timone al conservatore Rishi Sunak.

L’8 settembre muore la Regina Elisabetta II dopo 70 anni di Regno. London Bridge is down”: Il London Bridge “è crollato”: è questo il messaggio in codice attraverso il quale la morte della Regina è stata comunicata al premier e ai principali ministri del governo. In linea con il Protocollo, bisognerà attendere il 19 settembre per le esequie solenni: Lord Ciambellano, Andrew Parker, una delle figure più rappresentative della Casa reale, rompe il ‘bastone del comando’ e lo poggia sulla bara della regina Elisabetta II: termina così, con un gesto commovente e dal valore altamente simbolico, la “seconda era elisabettiana” . Qualche minuto prima, il gioielliere della Casa Reale aveva rimosso dalla bara lo scettro, il globo e la corona imperiale. Londra e il mondo – la cerimonia è stata seguita da oltre 4 miliardi di spettatori – salutano la Regina più longeva di tutta la storia britannica, dopo oltre 70 anni di Regno. Al trono sale Carlo III e ora l’inno nazionale britannico è “God save the King”.

Tornando in casa nostra: Il 22 ottobre, il nuovo Governo di centrodestra giura al Quirinale. Il giorno dopo, il 23 c’è il tradizionale passaggio della campanella tra Draghi e la prima donna Premier in Italia, Meloni.

L’ultimo mese dell’anno, dicembre, è il mese – finalmente- della fumata bianca sul price cap: dopo tante insistenze, finalmente l’Unione Europea stabilisce un tetto al prezzo del gas che entra in vigore se si superano i 180 euro/megawattora per tre giorni consecutivi di contrattazione. Ma la notizia che ormai tiene banco è di nuovo il Covid che torna a spaventare il mondo in scia ai numeri fuori controllo in Cina e alla paura di possibili nuove varianti. Nelle scorse ore il Ministro della Salute Schillaci firma un decreto che introduce l’obbligo di tamponi per i voli in arrivo dalla Cina. Sembra di essere tornati al 2020.

Invece, tra poche ore, toccherà al 2023 raccogliere il testimone di un anno complesso e pieno di incognite aprendo ad un futuro di nuove sfide: dalla crisi climatica alle nuove tensioni geopolitiche, l’economia mondiale dovrà ancora una volta fare i conti con l’incertezza. E come affrontarla.

Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *