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Il carbonio è presente dovunque sulla superficie del nostro pianeta. Trilioni di tonnellate di questo elemento si trovano all’interno degli organismi, nell’oceano, come anche nell’atmosfera terrestre, dove svolge un importante compito nel riscaldamento climatico e nell’effetto serra.

Buona parte del carbonio che si trova a livello della crosta non è stato però considerato all’interno dei modelli climatici e ambientali sviluppati negli ultimi anni dagli scienziati, che ora stanno cercando di correre ai ripari.

Esso infatti si trova in uno degli ecosistemi spesso più trascurati dalla ricerca, ovvero il suolo, composto solitamente da una componente inorganica e da una frazione organica.

A dimostrare ulteriormente questa affermazione è un nuovo studio pubblicato su Science, che ha appena dimostrato che il suolo conserva maggiori quantità di carbonio di quanto si pensasse e che in particolare dispone di molto più carbonio inorganico.

Per quanto il suolo sia sempre stato considerato molto importante per il ciclo del carbonio, questa scoperta è un vero e proprio spartiacque per le ricerche ambientali, poiché da qui in avanti i modelli climatici dovranno tenere in considerazione questo carbonio “extra”, prima non valorizzato dai modelli, per capire come mitigare i danni provocati dall’eccessivo surriscaldamento.

Gli autori dell’articolo hanno anche chiarito che la maggior parte del carbonio inorganico presente nei suoli è costituito da carbonati solidi, come il carbonato di calcio. Non si tratta quindi di anidride carbonica o di metano. A differenza del carbonio organico che rende i suoli scuri, il carbonio inorganico rende inoltre il terreno dall’aspetto biancastro e può provenire dall’erosione delle rocce o dalla reazione dei minerali del suolo con l’anidride carbonica atmosferica.

A seguito dei cambiamenti climatici, anche le ingenti quantità di carbonio inorganico nascosto all’interno del suolo possono mettere a rischio la nostra sopravvivenza sulla Terra ed è per questa ragione se gli scienziati stanno promettendo di approfondirne meglio i suoi ruoli e comportamenti. Nei luoghi in cui la degradazione del suolo è più marcata, questo carbonio in eccesso può infatti finire in atmosfera legandosi con altri elementi, come l’ossigeno, risultando una minaccia aggiuntiva per il nostro futuro.



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