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In apparenza è un insetto insignificante, dotato di un colore non molto appariscente ed anatomicamente molto simile a tante altre specie che è possibile trovare nelle lande desolate del deserto australiano. Eppure la Leptanilla voldemort ha qualcosa di particolare, che la sta rendendo celebre.

Si tratta di una formica dal comportamento peculiare, che svolge la sua intera esistenza sottoterra, all’incirca 25 metri al di sotto del livello del suolo. I loro formicai infatti non hanno sbocchi verso l’esterno e le sue operaie non fuoriescono mai in superficie, per ricavare sementi o altri generi di alimenti.

Proprio per via della sua predilezione all’oscurità e agli ambienti bui, i ricercatori dell’Università dell’Australia occidentale – autori della sua scoperta – hanno deciso di dedicare la sua specie al cattivo della saga di Harry Potter, Lord Voldemort, che come ricorderanno in molti ha la peculiarità di venir chiamato nei romanzi anche con il soprannome di “Colui che non deve (o non può) essere nominato”.

Considerando la vita nascosta che svolge questa particolare specie, per gli zoologi è stato molto difficile studiarla, tanto che si sono limitati a catturare solo due esemplari nell’arida regione di Pilbara, nel nord dell’Australia occidentale.

Come ha inoltre chiarito uno degli autori della scoperta, Mark Wong, la Leptanilla voldemort non sviluppa formicai con migliaia di esemplari, ma solo piccoli gruppi che presentano al massimo un centinaio di operaie, due decine di formiche soldato e la regina.

“Adattandosi alla vita sotterranea, le operaie sono divenute completamente cieche e prive di pigmentazione, una caratteristica che li rende pallide come il cattivo di Harry Potter. Esse inoltre raggiungono una lunghezza di soli uno o due millimetri e non sono molto più grandi di un granello di sabbia, consentendo loro di muoversi senza sforzo attraverso il sottosuolo” ha chiarito Wong.

Considerando che queste formiche dovranno pur mangiare, gli scienziati hanno anche ipotizzato che si nutrano di diversi altri animali presenti nel sottosuolo australiano, fra cui pesciolini d’argento, centopiedi e millepiedi. È stato inoltre anche stabilito che queste formiche presentano delle mandibole rinforzate e che sono capaci di effettuare delle punture velenose, due ottimi strumenti per uccidere le prede velocemente nell’oscurità.

Questa non è la prima volta che gli scienziati dedicato una specie vivente a un personaggio immaginario. Basti pensare che recentemente alcuni zoologi hanno chiamato un particolare verme con il nome dell’immaginario “Verme delle sabbie” della saga di Dune.



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