Lazzari«I giovani hanno rotto il tabù di rivolgersi allo psicologo: secondo una recente indagine 8 su 10 lo ritengono utile e 7 su 10 se potessero ci andrebbero. La scriminante è che non tutti se lo possono permettere». Così David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra oggi.

«Nel 70% dei consultori famigliari non ci sono psicologi. I servizi di salute mentale si occupano solo delle tematiche più gravi. Ma i giovani vogliono qualcuno che li aiuti, li guidi e non che li curi. Lo psicologo serve soprattutto per promuovere le risorse e aiutare lo sviluppo».

Sul piano del malessere psicologico, «la pandemia ha messo a dura prova in particolare i giovani: sono praticamente esplose le situazioni di disagio giovanile, amplificando un trend che è in corso da tanto tempo».

I numeri della ‘pandemia di disagio’ all’interno della pandemia virale «sono decisamente alti: alcune indagini indicano anche forme di malessere per un giovane su due», sottolinea Lazzari.

Per il presidente Cnop fondamentale è «promuovere la resilienza. Serve poi prevedere nella scuola e nei servizi sanitari momenti per intercettare precocemente il disagio e per offrire sostegno. E, quando serve, anche la terapia. Se il bonus psicologo ha avuto centinaia di migliaia di richieste, è perché offre risposte che nel pubblico sono molto carenti. Ma il tema, ripeto, non può essere trattato solo a valle, nel potenziare le cure, ma deve essere affrontato anche a monte, incentivando modalità utili, come la resilienza appunto, alla stregua di quello che si fa per gli stili di vita per il benessere fisico». La resilienza è utile su due piani: «Sia per fare in modo che le persone che vanno incontro a difficoltà arrivino preparate, sia per aiutare le persone che hanno già vissuto una situazione stressante a recuperare», precisa Lazzari.



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