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Elena Sofia Ricci non chiede aiuto al Cielo, come nella fiction Rai di grande successo e ascolti tv ‘Che Dio ci aiuti!’ in cui veste i panni di una suora, ma semmai e molto più prosaicamente a un giovane gigolò, in ‘La dolce ala della giovinezza’, la commedia di Tennessee Williams diretta da Pier Luigi Pizzi e in scena fino al 12 febbraio al teatro Quirino di Roma, dove si cuce addosso il ruolo di una attrice che teme di essere avviata sul viale del tramonto, nonostante sia ancora bella e attiva professionalmente, anche se non più giovanissima d’età.

La protagonista, Alexandra del Lago, star del cinema in declino, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede essere un insuccesso artistico per il suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio ma privo di autentico talento, interpretato da Gabriele Anagni. Sembrerebbe essere lui il soggetto forte della storia, ma l’autore è capace di sovvertire i ruoli e di proporre una trama mai scontata nel suo esito finale.

“La proposta del Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per ‘La dolce ala della giovinezza’ è stato di grande stimolo per me – riferisce il regista Pier Luigi Pizzi – e dopo un’attenta lettura ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast di Elena Sofia Ricci, nel ruolo della protagonista. Quanto all’autore, Tennessee Williams, questo scrittore ha una straordinaria abilità nel costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso”.

(di Enzo Bonaiuto)

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