Le cadute a domicilio rappresentano una tematica molto complessa perché influenzata da molti fattori legati all’invecchiamento generale della popolazione, l’aumento delle condizioni di disabilità e fragilità ma anche le condizioni sociali ed economiche della popolazione.
Da qualche anno le principali organizzazioni che si occupano di salute hanno attivato programmi con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul fenomeno e sulle sue ricadute sulla vita dei cittadini. Abbiamo voluto scrivere questo articolo proprio per andare in questa direzione e, per facilitare la comprensione della cittadinanza, abbiamo omesso termini tecnici che potevano essere difficili da capire per tutti.
Ma cos’è una caduta? La caduta viene definita un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione eretta, seduta o distesa. Può avvenire per difficoltà motorie, perdita di equilibrio o condizioni dell’ambiente in cui ci muoviamo.
Le cadute nelle persone anziane sono comuni, con 1 persona su 3 di età superiore ai 65 anni e metà di quelle di età superiore agli 80 anni che subiscono almeno una caduta all’anno. Oltre ai soggetti anziani le cadute riguardano anche altri soggetti fragili con disabilità motorie e/o cognitive.
E’ spesso difficile per la persona rendersi conto dei cambiamenti del proprio corpo, che cambia con l’età o con il sopraggiungere di altre patologie, e quindi avere consapevolezza di essere a rischio di caduta. Per questo motivo chi assiste una persona anziana o fragile ha bisogno di essere educato a cogliere dei segnali di rischio e ad intervenire per prevenire la caduta.
Complicanze
Le cadute sono un motivo comune di ricovero in strutture di cura e rappresentano un onere economico significativo per le cure ospedaliere.
Se in molti casi la caduta può non avere conseguenze, a volte un episodio di caduta può essere un evento molto negativo che determina importanti danni fisici e un peggioramento della qualità di vita della persona, con il rischio di ridurre l’attività fisica della persona e portare all’isolamento sociale.
Dal 10% al 20% delle cadute nella fascia di età sopra gli 80 anni provoca fratture e ogni anno, secondo le stime, 684.000 persone anziane in tutto il mondo subiscono cadute che provocano addirittura la morte.
Comportamenti
Per ridurre il rischio di caduta è importante agire considerando globalmente la persona e l’ambiente in cui vive. Il soggetto anziano o fragile deve essere innanzitutto valutato ed educato sulla tematica e sui comportamenti che possono essere pericolosi.
L’esercizio fisico è fondamentale. La capacità motorie della persona vanno sostenute con programmi di mobilità specifici perché migliorano l’equilibrio, la coordinazione, la forza e l’agilità. Se è possibile si può concordare con il fisioterapista un programma di esercizi adatto. Quando la persona ha difficoltà nel camminare è bene farsi consigliare dai professionisti degli ausili come il bastone, il deambulatore (girello) o la carrozzina.
E’ molto importante prendere in considerazione la vista e l’udito, facendo regolari controlli agli occhiali e agli apparecchi acustici se utilizzati.
Con il medico di medicina generale e l’infermiere di famiglia e comunità, se disponibile nella propria area, vanno controllate periodicamente e conosciute le medicine assunte in quanto alcune possono aumentare il rischio di caduta. Ad esempio i diuretici (farmaci che aumentano l’eliminazione di urina) assunti prima di andare a dormire possono costringere ad alzarsi d’urgenza di notte ed altri farmaci possono incidere sull’equilibrio e sulla pressione arteriosa.
Altro aspetto di grande importanza è quello di adattare la casa e renderla più sicura. E’ fondamentale illuminare le stanze prevedendo luci notturne sempre accese. Vanno assolutamente evitati i tappeti e l’uso di cera per lucidare i pavimenti. La casa deve inoltre essere mantenuta libera da ostacoli (oggetti, prolunghe, ecc) per permettere il passaggio della persona anche di notte.
Il bagno deve essere adattato alle condizioni della persona, installando un’apposita doccia con presidi antiscivolo e maniglioni su cui appoggiarsi. Può essere installato un maniglione sul WC per sedersi ed alzarsi più facilmente.
Le scale devono essere sempre sgombre da ostacoli e può essere installato un corrimano che ne faciliti l’uso.
Va curato anche l’abbigliamento della persona, utilizzando vestiti comodi e scarpe chiuse senza lacci e con suole antiscivolo.
Se vivi o assisti una persona con più di 65 anni o con patologie che incidono sulla sua mobilità (ad esempio Parkinson, Ictus, Diabete, ecc) ricordati di adottare tutte queste semplici strategie. In caso di dubbi e per maggiori informazioni chiedi ai professionisti che lavorano nei servizi della medicina territoriale, sapranno aiutarti a prevenire le cadute a domicilio.
Articolo a cura del Dott. Pinton Enrico – Infermiere esperto in gestione del rischio sanitario
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