«Ci illudiamo forse di ritrovare qualcosa che abbiamo perso per strada? Una parte di noi che si è scollata e adesso… sentiamo freddo a non averla più addosso?
Perché si torna nei luoghi anche sapendo che non si può tornare indietro? si chiede, mentre la voce insiste: “Tutti i passeggeri devono scendere, il traghetto ripartirà tra poco”.
Forse una parte di noi crede davvero, senza che ce ne rendiamo conto, che il passato se ne stia lì, ancora e ancora e in eterno, incastonato tra delle mura senza che si sia mai mosso di un passo? E che lo possiamo riacciuffare, infilarcelo nella tasca, per sapere che c’è, che ancora vive.
Ma il passato smette di vivere mai?»
Io, te e il mare – Marzia Sicignano, “Dove si nascondono le lacrime”.