Un lavoro pericoloso quello della messa in sicurezza delle pareti rocciose. L’incidente è avvenuto nel luogo che il giovane amava di più.
Non smette di addolorarci e farci rimanere sempre sempre scioccati ogni dramma sul luogo in cui una persona sta lavorando. L’ennesimo scenario in cui una persona muore durante lo svolgimento di una mansione pianificata per il proprio mestiere è uno dei drammi più insopportabili, dato che si tratta di quell’attività per cui si è fatto tanto e si è sacrificato tanto. Un incidente sul lavoro, un altro ancora quindi, è costato la vita a un giovane di Pergine Valsugana, in Trentino.
John Sebastian Floriani, 26 anni, è deceduto all’ospedale Santa Chiara di Trento dieci giorni dopo essere precipitato per circa 60 metri durante dei lavori di disgaggio su una parete del Monte Calisio. Un lavoro pericoloso quello della messa in sicurezza delle pareti rocciose, ma certamente eseguito da persone molto preparate.
Floriani era impegnato in interventi di messa in sicurezza della parete rocciosa, in prossimità del rifugio Campel, per conto del comune di Trento. Secondo le prime ricostruzioni, al momento della caduta il giovane non si trovava sulla parete ma sulla sommità della montagna.
Traumi gravissimi fin da subito per il giovane che dopo la caduta era sopravvissuto, ma con scarsissime possibilità di farcela. Dopo il drammatico incidente, ormai avvenuto il 24 aprile, Floriani era stato trasportato in elicottero all’ospedale di Trento in gravissime condizioni. Nonostante le cure prestate dai medici, il 26enne non è sopravvissuto a lungo ai traumi riportati nella caduta. Si è spento solo questo sabato 4 maggio.
“Speravamo che ce la facesse”, hanno commentato con dolore i genitori di John Sebastian al quotidiano ‘L’Adige’. “Era uno scalatore fortissimo”, lo ricordano con affetto gli amici. Sulla dinamica dell’incidente e sui fatti accaduti sono in corso le indagini da parte dell’Uopsal (Ufficio per la prevenzione e la vigilanza sui lavori pubblici).
Il lutto ha colpito duramente la sua comunità. La scomparsa di John Sebastian Floriani lascia un vuoto profondo, l’incidente non poteva arrivare nelle condizioni più drammatiche. Cresciuto a Canzolino e da poco residente a Martignano, era un appassionato di arrampicata e amava la montagna.