Il caso di Mattia Giani: la procura avvia un indagine per omicidio colposo e sul corpo ha disposto l’autopsia.

Si continua a parlare di Matteo Giani, il calciatore di 26 anni deceduto lunedì all’ospedale Careggi dopo un malore in campo nella partita contro il Lanciotto. Una morte inspiegabile perché Mattia era sano e non aveva avuto precedenti segni di malessere. I familiari sono sconvolti e hanno sporto denuncia per fare chiarezza sulla vicenda. Molti i dubbi e le perplessità sulla qualità e la tempestività dei soccorsi. Il medico a bordo campo era assente, come il dottore all’interno della prima ambulanza, che il padre afferma essere arrivata dopo 15 minuti.

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Un’infermiera dagli spalti ha cercato di dare una mano, ma l’uso del defibrillatore deve essere responsabilità di un medico specialistico, che non c’era. Il pubblico presente è rimasto sconvolto dalla scena e ancor di più i genitori e la fidanzata di Mattia che stavano guardando la partita.

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La Procura della Repubblica di Firenze ha avviato un indagine per omicidio colposo e gli inquirenti hanno sentito i genitori di Mattia come persone informate sui fatti. Forse una giovane vita poteva essere salvata ecco perché i familiari insistono molto sull’eccessivo ritardo dei soccorsi. Gli inquirenti nella figura del PM Giuseppe Ledda hanno anche disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo di Castelfiorentino che sarà effettuata tra domani e venerdì.

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Nessuna denuncia formale è stata la momento presentata e nessun nome iscritto nel registro degli indagati, ma le indagini sono in corso per accertare la verità su una morte così misteriosa. Mattia era un giovane in forma, calciatore, conduceva una vita sana e felice. Le parole della fidanzata comparse recentemente sul web hanno commosso centinaia di utenti. Sofia Caruso e il 26enne erano andati a convivere da pochissimo e parlavano di un imminente matrimonio e di creare una famiglia.

Le ultime parole di Mattia Giani per la fidanzata Sofia Caruso

La fidanzata, Sofia Caruso, in una breve intervista al Corriera ha raccontato cosa si sono detti poco prima dell’addio:

Domenica ci siamo svegliati, abbiamo parlato e abbiamo riso, era bellissimo. Poi Matti ha preso il borsone, io sono rimasta a casa. Poi ha squillato il cellulare: era un suo messaggio, l’ultimo. Mi ha scritto: “Amore, ti ho lasciato l’accredito per la partita a nome Giani. Ti amo da impazzire”. Me lo diceva sempre che mi amava da impazzire e anche io lo amavo da impazzire”

Sofia, inoltre, parla anche dei progetti dei ragazzi che ora sono solo un vano ricordo. 

Pensavamo di sposarci, dicevamo di volere i bambini. Mattia mi ha fatto capire cosa fosse l’amore e si è preso cura di me – continua – era una persona pura e buona, mi ha sempre detto che non mi avrebbe mai lasciata sola. Io continuerò ad amarlo per sempre. Ora mi sento di dover andare avanti per lui, devo farlo per i suoi amici che da giorni mi chiamano continuamente. Io invece l’ho chiamato tutta la mattina ma non mi ha mai risposto, sono senza parole e senza lacrime: le ho finite.

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Una vita spezzata bruscamente e con essa tutti i sogni di due giovani innamorati. Restano da chiarire molti interrogativi e ne parleremo ancora.

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