Sconterà i domiciliari a casa con braccialetto elettronico. Anche la compagna, la praticante avvocato Camilla Marianera, è accusata con lui di aver venduto notizie coperte dal segreto istruttorio
Il gup di Roma ha condannato a 5 anni, in rito abbreviato, Jacopo De Vivo, arrestato nel febbraio 2023 insieme alla compagna, la praticante avvocato Camilla Marianera, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. De Vivo e Marianera, il cui processo è in corso con rito ordinario, sono accusati di avere venduto in cambio di ‘mazzette’, notizie coperte dal segreto istruttorio.
De Vivo, in carcere da oltre un anno, sconterà il resto della condanna ai domiciliari con il braccialetto elettronico, dopo il parere favorevole espresso dalla procura. Per lui la pm titolare dell’inchiesta Giulia Guccione aveva chiesto una condanna a 6 anni. Il giudice ha inoltre stabilito risarcimenti da stabilire in sede civile, a favore della Presidenza del Consiglio e del ministero della Giustizia che sono costituiti parti civili.
Secondo l’atto d’accusa dei pm, dal 2021 al dicembre scorso, i due ”erogavano utilità economiche a un pubblico ufficiale allo stato ignoto, appartenente agli uffici giudiziari di Roma e addetto all’ufficio intercettazioni, perché ponesse in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, consistenti nel rilevare l’esistenza di procedimenti penali coperti dal segreto, l’esistenza di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, atti remunerati mediamente nella misura di 300 euro a richiesta’’.