«Sono consapevole della gravità di quello che sta succedendo, del fatto che la nostra vita non sarà mai più la stessa, ma questa tragedia mi sembra emozionante.
È come se vedessi cambiare tutto intorno a me e crescessi di due anni all’ora, una specie di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Mi ripeto silenziosamente: “Non vedremo più papà”, lo scandisco per imprimermelo nella mente.
I primi ricordi perfettamente nitidi della mia infanzia sono quelli dell’istante in cui finisce.»
“I ricordi degli altri”, Violette D’Urso