SailMartedì 16 maggio sarà presentato a Brescia, presso la Casa AIL Emilia Lucchini, il progetto sAIL Camp, un progetto di riabilitazione psicologica rivolto ai pazienti onco-ematologici di tutta Italia prevalentemente attraverso la vela-terapia promosso dalla sezione di Brescia dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma in collaborazione con AIL Nazionale. La diagnosi di una malattia onco-ematologica rappresenta uno degli eventi più impattanti e destabilizzanti che una persona possa sperimentare nell’arco della propria vita.

Obiettivo principale di Sail Camp è favorire un processo di riabilitazione dei pazienti onco-ematologici in follow-up terapeutico, per tornare a stare bene nella quotidianità, rinforzando il senso di padronanza e autonomia. L’iniziativa si pone l’obiettivo di offrire uno spazio accogliente, protetto e strutturato per i pazienti che possa costituire un’occasione per tornare alla normalità secondo il proprio ritmo e le proprie modalità, un contesto in cui entrare in relazione con sé stessi e con il proprio vissuto e un’opportunità di confrontarsi con gli altri.

I pazienti ematologici avranno l’opportunità di vivere due giorni a contatto con la natura, verranno proposte attività di carattere sportivo e laboratoriale, sarà organizzata un’uscita in barca a vela che consenta al paziente di riprendere metaforicamente il timone della propria vita e un percorso a piedi che gli permetta di rimettersi in cammino scegliendo il proprio personale ritmo di andatura.

Il progetto verrà realizzato in modalità residenziale ed è aperto ai pazienti di tutta Italia in follow up, si svilupperà in quattro weekend a Campione del Garda (BS): 20-21 maggio; 8-9 luglio; 29-30 luglio; 23-24 settembre, ogni weekend vedrà la partecipazione di 8-10 pazienti. Ai partecipanti verrà chiesta una quota di partecipazione simbolica di 30 euro, il pernottamento, la pensione completa e le spese di viaggio fino al campo saranno a carico di AIL.

«L’obiettivo di sAIL Camp è quello di favorire un processo di riabilitazione psicologica per i pazienti per stare meglio nella quotidianità ed entrare in relazione con sé stessi e con il proprio vissuto. Una preziosa opportunità di confronto con gli altri, per cercare di rinforzare il senso di padronanza e di autonomia. Vogliamo offrire un luogo accogliente e protetto che, lontano dai ritmi
frenetici della vita ordinaria, possa costituire un’occasione per ricominciare a tornare alla normalità secondo il proprio ritmo e le proprie modalità», spiega Alessia Rosito, Psicologa AIL Brescia.

«È una straordinaria sintesi tra natura incontaminata, grazie al Parco dell’Alto Garda, e riabilitazione psico-oncologica. Questi due elementi donano agli ammalati nuove energie e nuove motivazioni. Lo sport della vela unito al trekking forniscono straordinarie emozioni e sensazioni. Anche un approfondimento di natura nutrizionale contribuisce a far sì che i Pazienti tornino dal Camp profondamente cambiati. La vela, la natura ed il supporto fondamentale delle nostre psicologhe e dei nostri nutrizionisti sono tutti elementi indispensabili per prendersi cura di nostri ammalati», afferma Giuseppe Navoni, Presidente AIL Brescia.

 



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