“Ricordo me e mia madre chiusi in camera da letto, e mio padre che diceva ‘mettete un mobile davanti e se sentite degli spari non uscite per nessun motivo”. Tommaso Zanella in arte Piotta ricorda, in un’intervista con l’Adnkronos, gli anni di piombo vissuti in prima persona attraverso l’omicidio a Roma del poliziotto Francesco Evangelista, detto ‘Serpico’ per il suo coraggio, ucciso il 28 maggio 1980 davanti al Liceo Giulio Cesare. “Ero alle elementari, li racconto con il candore e la giovinezza di un bimbo che li ha vissuti non politicamente ma emotivamente”, spiega il cantautore romano.

‘Serpico’ è la seconda traccia del nuovo disco di Piotta, ‘Na notte infame’, uscito il primo marzo, dove Piotta duetta con la chitarra acustica e con la voce dei Tiromancino, Federico Zampaglione.

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