6-1, 6-2 a Fernando Belasteguin e Mike Yanguas e stasera gran finale al Foro Italico
Sul Centrale del Foro Italico è salita la febbre del sabato sera. E succederà lo stesso anche domenica per la finale del BNL Italy Major Premier Padel. Sale la febbre, sale il numero di spettatori (7.000 per la semifinale serale, 10mila per tutto il programma del sabato) ma sale anche il volume di ‘Freed from Desire’, che ormai al Foro si canta con altre parole. ‘Paquito is on fire’, anche perché in semifinale Navarro e Federico Chingotto sono stati davvero ‘on fire’. Con il 6-1, 6-2 a Fernando Belasteguin e Mike Yanguas, Paquito si guadagna la seconda finale consecutiva a Roma. Lo scorso anno, in coppia con Martin Di Nenno, perse in tre set contro Lebron e Galan. Domenica, dopo la finale femminile, avrà la possibilità di rifarsi. Una prestazione straordinaria, quella di Chingotto e Navarro, che non hanno mai dato agli avversari la possibilità di rientrare in partita. “Amazing”, dice Paquito a proposito dell’atmosfera di Roma. “Per noi giocare qui è un sogno”, le parole dello spagnolo, che poi si rivolge anche al compagno. “Il segreto? Put a Chingo in your life”. Metti un Chingotto nella tua vita, e sarà tutto più semplice.
A infiammare per primi il Centrale ci avevano pensato Coello e Tapia, che proseguono nel loro incredibile 2023. Lo spagnolo e l’argentino, teste di serie numero quattro del tabellone, hanno lasciato soltanto cinque game (6-2 6-3 in un’ora e 15′) ai ‘Superpibes’ Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno (teste di serie numero 2 nonché vincitori del primo Major dell’anno, a Doha), a cui stavolta non è riuscita la rimonta come era accaduto invece nei tre turni precedenti. La fatica si è fatta sentire, con Di Nenno che è sceso in campo anche con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra. Solo cinque errori non forzati in un set per Coello e Tapia (quest’ultimo assente lo scorso anno), che hanno strappato il servizio agli avversari anche nel quarto game del secondo set, mantenendo anche un 10/10 nelle palle break annullate, dato che ha evitato il ritorno in partita di Stupa e Di Nenno. E alla chiusura, con uno smash di Coello, è partita l’ovazione per Arturo e Agustin, con lancio di palline autografate verso i tanti tifosi presenti. “Speriamo di completare l’opera”, le parole di Coello e Tapia. Che però dovranno fare i conti con un Paquito on fire.