Segnalate al ministero della Salute e all’Agcm perché ‘non proteggono quanto promettono’
Altroconsumo ha portato per la prima volta in laboratorio 12 creme solari per il viso, per valutare se i prodotti analizzati rispettassero le promesse di protezione descritte in etichetta. Tra le creme viso analizzate, 5 non hanno superato i test condotti: Piz Buin Hidro Infusion Sun Gel Cream Face Spf 50, Nivea Sun Uv Viso Sensitive 50, Lancaster Sun Sensitive Oil Free Milky Face Fluid Spf 50, Bilboa Viso Con Vitamina C 50 e Vichy Crema Viso Vellutata Spf 50+.
Molti tra questi solari viso – si legge in una nota – vantano anche altre proprietà, che si sommano a quella di protezione solare, come antiaging e anti-macchie, che li rendono assimilabili e spesso confondibili con i prodotti del fiorente mercato in espansione “skincare” (come, ad esempio, sieri e creme). Ma nella scelta della giusta crema solare per il viso – la parte del corpo maggiormente colpita dall’invecchiamento cutaneo precoce per esposizione ai raggi del sole – non è importante scegliere il prodotto più costoso, bensì quello che risulta più comodo e piacevole da indossare durante la giornata.
La metodica utilizzata per misurare il livello di protezione è più etica rispetto allo standard Iso attuale per la verifica dell’Spf (fattore di protezione solare) in quanto non prevede la necessità che vengano provocati dei microeritemi sulla pelle dei volontari, ed è in grado di misurare il reale fattore di protezione sia dai raggi Uvb (l’Spf), sia da quelli Uva. I prodotti sono stati poi ritestati – riferisce la nota – secondo gli standard Iso correnti. I risultati dei test hanno confermato la bocciatura.
La prima posizione della classifica Altroconsumo è occupata dalla crema solare Avène crema senza profumo effetto invisibile, con un punteggio di qualità globale di 67/100, ottenendo anche il riconoscimento di ‘migliore del test’. Seguono Collistar crema viso solare protezione attiva 50+ (64/100), Nivea sun triple protect fluido idratante ultra leggero 50+ (64/100), Eucerin hydro protect fluido ultra leggero Spf 50+ (64/100) e Prep crema solare viso Spf 50 (61/100), che ha ottenuto il riconoscimento di ‘miglior acquisto’.
Inoltre, è stata valutata l’esperienza d’uso delle creme solari viso, le cui caratteristiche “sensoriali” sono enfatizzate anche dai diversi marchi in fase di vendita, e su questo piano i risultati non deludono. Il panel di consumatori che ha sperimentato i vari prodotti ha espresso un giudizio globalmente positivo sulle varie caratteristiche cosmetiche (come ad esempio consistenza, odore e spalmabilità). Tra le diverse creme analizzate, la più apprezzata per modalità di applicazione, velocità di assorbimento e profumazione, è stata Eucerin.
Al contrario, i risultati sono deludenti sul piano del rispetto ambientale, parametro che tiene conto della presenza di ingredienti più o meno tossici e inquinanti nella formulazione, delle caratteristiche di imballaggio primario (flacone) e secondario (scatola), nonché della perdita di prodotto residuo che resta nei contenitori. Ad esempio, tutti i prodotti sono venduti in confezioni di cartone completamente inutili. L’unica crema a conquistare la sufficienza piena è stata Avène. Mentre, sul piano delle informazioni presenti in etichetta, i risultati sono positivi, ad eccezione di un prodotto. Se invece si mettono a confronto i prezzi delle creme solari per il corpo con il corrispettivo della stessa marca per il viso, queste ultime arrivano a costare anche due o tre volte di più. Data l’importanza di una corretta protezione della pelle dai raggi solari, Altroconsumo – conclude la nota – ritiene doveroso segnalare le non conformità rilevate e provvederà quindi a segnalare al ministero della Salute e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato i 5 prodotti che non hanno superato il test, in quanto dichiarano in etichetta un fattore di protezione solare superiore a quello effettivo.