«Tanti giovani talenti italiani vanno e restano fuori dal Paese non per una scelta, ma per mancanza di opportunità». Questa è una delle considerazioni più significative che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato nel suo discorso alla cerimonia di celebrazione al Quirinale de «I Giorni della ricerca», iniziativa della Fondazione AIRC, che dal 1995 informa l’opinione pubblica sui progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e coinvolge i cittadini alla donazione per sostenere le carriere dei giovani ricercatori e nuovi programmi scientifici.

Lucia Del Mastro premiata per il suo lavoro sulle terapie anti-cancro

«I talenti italiani, quando ne hanno la possibilità, mostrano le loro qualità in ogni parte del mondo. Ne siamo orgogliosi », ha detto Mattarella. Proprio per dare onore al merito il Presidente della ha consegnato tre importanti riconoscimenti a scienziati e sostenitori di AIRC. Il Premio «Guido Venosta» è stato assegnato alla scienziata Lucia Del Mastro dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e Università di Genova per aver identificato un efficace trattamento per la terapia medico-oncologica di giovani pazienti affette da tumore mammario e un nuovo metodo di preservazione della fertilità che, entrati nelle linee guida internazionali, hanno apportato un significativo miglioramento in termini di sopravvivenza e di qualità della vita.

Mattarella premia anche Flavio Insinna e Fondazione CR Firenze

Il Premio AIRC «Credere nella Ricerca» è stato attribuito, invece, al conduttore Flavio Insinna «per il suo lungo e generoso impegno» a fianco di AIRC; e alla Fondazione CR Firenze, che dal 2016 collabora con AIRC «con l’obiettivo comune di promuovere e sostenere la migliore ricerca oncologica nel nostro Paese».

Mattarella: «I tumori sono una grande questione sociale»

Per il Presidente Mattarella i tumori sono ancora «una grande questione sociale». E continua: «In ogni campo la ricerca è indispensabile. In ogni campo può fornire gli strumenti per progredire. Con l’obiettivo di sconfiggere il cancro, il ventaglio della ricerca e delle sue applicazioni non potrà che ampliarsi ulteriormente. Non siamo inerti di fronte a un male insuperabile. Possiamo fare molto per difenderci, per contrastarlo, per migliorare le condizioni di vita, e per conquistare domani una definitiva vittoria».

Il Presidente della Repubblica: «non possiamo proclamare la vittoria finale su Covid-19»

Mattarella ritorna anche sulla questione Covid. «Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia – ha affermato – non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse». Per il Presidente della Repubblica il periodo più drammatico è alle nostre spalle. «La scienza è stata decisiva. Come lo è stata la dedizione del personale sanitario, in ogni ruolo. Come lo è stata – ha continuato – la solidarietà, nelle sue più diverse espressioni, a tutti i livelli: dai gesti semplici di aiuto tra le famiglie, nelle comunità, alle scelte comuni compiute dall’Unione europea. Senza l’ammirevole impegno della scienza per individuare i vaccini, scoperti e prodotti in tempi record, anche grazie alle scoperte realizzate nella lotta contro il cancro, oggi saremmo costretti a contare molte migliaia di morti in più».

«Covid come influenza poco insidiosa grazie ai vaccini»

«Se oggi possiamo, nella gran parte dei casi, affrontare il Covid, come se si trattasse di un’influenza poco insidiosa, è perché – ha ribadito Mattarella- ne è stata fortemente derubricata la pericolosità per effetto della vaccinazione; dalla grande adesione alla vaccinazione, dovuta all’ammirevole senso di responsabilità della quasi totalità dei nostri concittadini, sollecitati a farvi ricorso dalla consapevolezza di salvaguardare, in tal modo, la salute propria e quella degli altri».

«Con PNRR occasione storica per potenziare la ricerca»

Mattarella, infine, affronta la questione del PNRR. «Dobbiamo sentirci impegnati a migliorare le condizioni di una crescita della ricerca italiana ed europea. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha detto – è un’occasione storica per colmare alcuni ritardi strutturali e potenziare gli ambiti in cui già abbiamo raggiunto traguardi significativi». E continua: «La ricerca nelle università, nelle imprese, nei laboratori indipendenti è un vettore di sviluppo, ed è anche un contributo alla sua sostenibilità. Se non bastasse quanto abbiamo ascoltato sui progressi nelle cure e sulle opportunità di vita che la ricerca contro il cancro ha prodotto, potremmo aggiungere che la ricerca è anche un potente motore di crescita economica e sociale».

Mattarella: «Usare al meglio le risorse per il Servizio sanitario nazionale»

«La pandemia ci ha fatto capire quanto è importante il Servizio sanitario nazionale – ha detto il Presidente Mattarella – e quanto è prezioso il suo carattere universalista, cioè la vocazione a proteggere tutti i cittadini senza esclusioni. Al tempo stesso, abbiamo toccato con mano anche i limiti delle nostre strutture e della nostra organizzazione sanitaria, così come si è evoluta nei decenni. Anche nel campo della sanità, così essenziale a un pieno diritto di cittadinanza, siamo chiamati a usare al meglio le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per accrescerne l’efficienza».

 



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