i primi testicoli prodotti laboratorio capaci cosa incredibile v4 701144

La sterilità è uno dei peggiori problemi che possono colpire una coppia. La ricerca per questa ragione sta cercando da tempo di trovare una via in grado di risolvere questa condizione.

Dopo anni di ricerche, un team di biologi è riuscito a compiere qualche passo in avanti in questo senso, coltivando in laboratorio alcune cellule testicolari, ancora immature, di un topo. Questo è un grosso risultato per la scienza, visto che si tratta della prima volta in cui gli scienziati riescono a raggiungere questo obiettivo.

Tale risultato è stato presentato con la pubblicazione di un articolo, sulla rivista Journal of Biological Sciences, che è diventato virale in tutto il mondo. Il tema della sterilità è d’altronde molto sentito in diversi paesi del mondo e le affermazioni degli autori non hanno fatto altro che infondere un po’ di speranza a molte persone.

“Crediamo che presto queste cellule saranno in grado di produrre sperma, di seguito alla loro maturazione” ha spiegato in una dichiarazione diffusa sul web l’autore principale dello studio, il dottor Nitzan Gonen. “I testicoli artificiali sono un modello promettente per la ricerca di base sullo sviluppo e la funzione dei testicoli, che può essere tradotto in applicazioni terapeutiche per i disturbi dello sviluppo sessuale e l’infertilità”.

Gli scienziati hanno anche spiegato che questi testicoli sono stati coltivati in laboratorio, prendendo spunto dalla distribuzione delle cellule germinali, all’interno del corpo degli embrioni di un topo. Essi non hanno infatti la forma e le dimensioni dei testicoli adulti, ma sembrano dei sottili fogli di cellule, che lentamente stanno maturando.

Posti in un terreno di coltura appositamente pensato per loro, queste cellule germinali dopo pochi giorni hanno sviluppato alcune strutture tubolari che si osservano direttamente nelle gonadi reali e per quanto piccoli, sono riusciti a rimanere vive per oltre 9 settimane, formando degli organoidi abbastanza grandi che sono poi collassati quando le richieste nutritive erano divenute troppo grandi, per il sistema vascolare sviluppatisi al loro interno.

Gli scienziati ci tengono anche a sottolineare che seppur 9 settimane sembrano poche, in realtà il processo di spermatogenesi dei topi dura circa 35 giorni, quindi durante quel periodo le cellule avrebbero potuto produrre gameti, se solo gli scienziati avessero saputo a prescindere quali vie metaboliche supportare per permettere alle cellule di Sertoli di produrre sperma.

Questa tipologia di ricerche è considerata fondamentale da parte dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, visto che i casi di sterilità maschile stanno aumentando in tutto il mondo ed entro il 2045 potremmo assistere ad una vera e propria sterilità di massa, come dichiarano alcuni ricercatori.

Sono diversi i comportamenti che sottopongono i maschi ad un aumento del pericolo di sterilità. Indossare pantaloni molto stretti o tenere costantemente gli smartphone in tasca sono fra questi, come anche l’avere un comportamento sessuale che aumenta le probabilità d’infezione.



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