tombolo

Se il pizzo a tombolo più famoso al mondo è quello di Fiandra, le origini storiche del merletto sono italiane, e risalgono alla fine del ‘400. Dedicata a questa antica arte, con lo slogan “Tutti i fili portano a Roma”, Filum Roma è la prima fiera tutta dedicata al merletto: tre giorni di eventi, spettacoli, corsi, esposizione, laboratori per la prima edizione organizzata dall’associazione Gea, che si chiude oggi e che ha visto partecipare espositori e visitatori da tutta Italia e dall’Europa presso l’Hotel Mercure West a Spinaceto. Una mostra mercato che punta al coinvolgimento dei visitatori attraverso il merletto, un’arte antica ma che non invecchia mai.

Il merletto andò a sostituire le pesanti decorazioni medioevali di passamaneria d’oro e argento, dagli abiti delle nobildonne. L’arte del merletto cominciò a Venezia nel Rinascimento, patrocinata dalle dogaresse, e continuò in ospizi, scuole e monasteri dove la produzione venne organizzata nel XVII secolo a livello industriale, e diffusa tra la popolazione femminile delle isole. L’attività si sviluppò a Burano (merletti lavorati con l’ago) e a Pellestrina (lavorazione a fuselli).

La prima Scuola del Merletto nacque nel 1872. In seguito venne trasformata in azienda, con marchio e patronato della Regina, per la produzione di guarnizioni, biancheria, fazzoletti, ventagli, tovaglie. Nel 1910, con il cambiamento della moda e il primo conflitto mondiale, il merletto non venne usato solo nell’arredamento. Quelli che sono mostrati negli stand sono dei veri e propri capolavori. Gli artefici sono merlettai e merlettaie provenienti anche dall’estero, per una fiera che, sebbene sia alla sua prima edizione, già è un evento di richiamo per tutto il settore.

Corsi, presentazioni di libri e conferenze arricchiscono il programma, il tema intorno al quale ruotano è: “Merletto e Imprenditoria: impossibile o reale?”. Infatti intorno a questo mondo dalle antiche tradizioni si sta sviluppando un’imprenditoria familiare non solo in Italia, ma anche in altri paesi d’Europa, e non è un caso che alla fiera romana ci siano artisti-operatori provenienti anche dalla Spagna.

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