Analisi, modulo e sorprese
Dopo la sconfitta contro il Verona, l’Udinese ha deciso di cambiare nuovamente allenatore. Via Cioffi, dentro Fabio Cannavaro. Sarà colui che per la prima volta si confronterà con le esigenze dei fantallenatori, considerato che è alla sua prima esperienza in Serie A. Per lui si tratta della seconda panchina italiana dopo la breve esperienza al Benevento di qualche tempo fa.
Ma con quale modulo giocherà l’Udinese di Cannavaro da qui a fine campionato?
L’Udinese è una realtà che quest’anno ha avuto qualche difficoltà di troppo, forse anche in modo un po’ inaspettato. Il percorso di questa stagione è stato a dir poco tortuoso, considerato anche l’esonero di Sottil nella prima parte di campionato.
Nemmeno Cioffi è riuscito a dare una sterzata positiva all’annata che sembra destinata a far soffrire i tifosi ed i fantallenatori fino alla fine. Per questo motivo, Cannavaro in panchina ha tutto (o quasi, ndr) da guadagnare.
Il suo arrivo può non solo determinare la stagione dell’Udinese, ma potrebbe dare una svolta anche alla sua carriera da tecnico.
Il modulo più utilizzato in carriera da Cannavaro è stato il 3-5-2, con numerosi passaggi a gara in corso al 3-4-1-2, schieramenti che, qualora venissero confermato, l’Udinese non dovrebbe nuovamente assimilare, considerato che sia Sottil che Cioffi mai hanno rinunciato al modulo che potrebbe vedersi da qui alla fine del campionato. Per riportare quell’entusiasmo in grado di riaccendere la miccia necessaria a questo finale di stagione servono scelte forti, ma la corda non può essere tirata più di tanto. Calendario alla mano, infatti, mancano solo cinque gare al gong: un numero di opportunità decisamente basso. Per questo motivo, Cannavaro non avrà l’arduo compito di portare un cambiamento netto col passato, ma solamente di traghettare la squadra verso la salvezza.
Per capire chi sale e chi scende al Fantacalcio può essere utile analizzare le sue vecchie esperienze in panchina. E in questo caso, con il 3-4-1-2, infortunati ed indisponibili di lunga degenza, gli scenari sono chiari: la linea difensiva sarebbe formata da Perez a destra, Bijol al centro e Kristensen a sinistra; centrocampo folto con Ehizibue a destra e Kamara sulla sinistra. Ma occhio al centro del reparto, dove Walace non si tocca e Samardzic può tornare al centro del progetto. Il vero rebus è la posizione di Pereyra, interscambiabile proprio con Samardzic oppure arruolabile in posizione di trequartista. E poi l’attacco, dove può esserci qualche novità: oltre a Lucca, considerati i problemi fisici di Thauvin e Deulofeu, Success può tornare ad avere spazio dal primo minuto.