Esperti di sicurezza e innovazione mettono a disposizione know-how per affrontare sfide e opportunità

Cybersicurezza, National Security Hub lancia primo podcast

Per affrontare le nuove sfide della nostra epoca in termini di cybersicurezza, National Security Hub, l’osservatorio promosso da Core, società di corporate relations specializzata nelle attività di relazioni pubbliche e istituzionali, ha lanciato il suo primo Podcast sulla Sicurezza informatica nazionale. L’evento di lancio, su proposta del Senatore Guido Liris, si è tenuto oggi 28 febbraio 2024 nella Sala Caduti di Nassirya, a Piazza Madama. Durante la conferenza stampa, sono intervenute figure autorevoli del settore, tra cui Ivano Gabrielli, direttore della Polizia Postale, il tenente colonnello Vincenzo Ingrosso, capo Ufficio sviluppo tecnologico del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri e Luca Nicoletti, direttore Servizio programmi industriali, tecnologici, di ricerca e formazione Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

La serie podcast dal titolo ‘Sicurezza nazionale alla prova dell’intelligenza artificiale’ sarà composta da 6 episodi dedicati all’analisi della cybersicurezza in una prospettiva di difesa nazionale e sviluppo tecnologico. I temi trattati includeranno l’educazione nazionale sulla cybersicurezza, l’impatto degli attacchi informatici sulle Pmi, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel contesto della difesa nazionale, il ransomware, le minacce ibride e gli equilibri geopolitici. La conduzione è affidata a Barbara Carfagna, giornalista Rai di grande esperienza nel campo della sicurezza e della tecnologia.

Il podcast sarà diffuso sulle principali piattaforme audio, tra cui Spotify, Apple podcast, Spreaker, Amazon Music, nonché sui social media di National Security Hub. Tra i protagonisti del podcast figurano illustri esperti del settore, tra cui Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale; Stefania Craxi, presidente della commissione Affari esteri e Difesa del Senato; Roberto Menia, vicepresidente commissione Affari esteri e Difesa del Senato; Ivano Gabrielli, direttore Polizia Postale; Paolo Atzeni, direttore Struttura di missione per lo sviluppo di capacità e competenze Agenzia per la cybersicurezza nazionale; Daniele Alì, Senior vicepresident Cyber Security Fincantieri; il generale Antonio Mancazzo, comandante del Nucleo speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza; tenente colonnello Vincenzo Ingrosso, Capo Ufficio Sviluppo Tecnologico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri; Matteo Macina, Vicedirettore del Comitato Tecnico Scientifico della Cyber Security Italy Foundation; Luca Nicoletti, Direttore Servizio Programmi industriali, tecnologici, di ricerca e formazione Agenzia per la cybersicurezza nazionale; Cosimo Accoto, Tech Philosopher, Research Affiliate Fellow (MIT), Adjunct Professor (Unimore), Startup Advisor Instructor; Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo; Gianluca Galasso, direttore Servizio operazioni Agenzia per la cybersicurezza nazionale; Francesco Morelli, Head of Cyber Information Security Gruppo Fs; Maria Rosa Taddeo, Research Oxford Internet Institute; Marco Ramilli, esperto di sicurezza informatica, specializzato in Malware Analysis e sistemi di evasione; il professor Isaac Ben-Israel, director, Blavatnik Interdisciplinary Cyber Research Center, Tel-Aviv University.

“Vedere il mondo attraverso la cybersecurity significa vedere una mappa diversa. Una mappa dinamica, digitale, che spesso anticipa i processi – ha detto Barbara Carfagna, giornalista Rai – Capire il mondo cyber significa dunque avere gli strumenti per leggere meglio le notizie geopolitiche, i cambiamenti in ambito filosofico, giuridico, economico, politico, militare. Per questo un racconto lineare come quello fatto da questo Podcast è un’opportunità per tutti per aumentare la propria capacità di leggere il mondo”. Ivano Gabrielli, direttore della Polizia postale ha sottolineato che “sicurezza cibernetica, cybercrime e sicurezza dei cittadini sono temi imprescindibilmente ‘connessi’ in una realtà quotidiana che si completa e si integra con la dimensione virtuale, senza soluzione di continuità. Ognuno di noi ne fa parte ed è chiamato a costruirla, ne è elemento di superficie e per questo deve essere reso più resiliente. La cybersicurezza non può e non deve essere più considerata appannaggio di soli esperti, ma costruita, compresa e condivisa attraverso l’esperienza che ciascuno di noi ha oramai con una realtà che non è più soltanto senziente, ma è anche sovrastruttura cibernetica”.

“Vedere la cybersicurezza come qualcosa che appartiene a tutti noi e cercare di contribuire a migliorare la sicurezza del Paese è una sfida importante. Il nostro obiettivo come Arma dei Carabinieri – ha sottolineato il tenente colonnello Vincenzo Ingrosso, capo Ufficio sviluppo tecnologico – è quello di dare consapevolezza ai cittadini sull’importanza di tale fenomeno. Puntiamo molto sulla formazione e sull’utilizzo delle migliori tecnologie per garantire la cybersecurity. La risposta del Paese attorno a questo tema deve essere unica: serve un modello comune, agile e vincente per far fronte all’incremento sempre maggiore delle minacce informatiche”.

“La cybersicurezza è una sfida non solo tecnologica, ma diventa anche un fattore cruciale di crescita economica per tutto il sistema Paese. La digitalizzazione ha invaso completamente il nostro vivere quotidiano, non c’è attività che non sia collegata tramite sistemi di tipo informatico. Come ACN stiamo cercando di mettere in campo un programma di sostegno per le start up in ambito cyber. Vogliamo renderci catalizzatori di un’interazione positiva e virtuosa tra il mondo della Pubblica Amministrazione e il mondo delle Imprese, per aiutarle a crescere”, ha concluso Luca Nicoletti, direttore Servizio programmi industriali, tecnologici, di ricerca e formazione Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

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