tamponi tanti afp

L’aumento dei casi di Covid, seppure questa settimana con un rallentamento della crescita, secondo gli ultimi dati Gimbe, insieme a una più alta percentuale di ricoveri, terapie intensive e decessi “non sorprende. Era un evento prevedibile in questo periodo dell’anno con la circolazione delle varianti in corso e con l’apertura di tutte le attività. Speriamo che sia una piccola onda e non una grande ondata ma ci sono le condizioni perché faccia meno danno che in passato”. A dirlo all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.

“Abbiamo ragioni di essere ottimisti – continua – tenendo conto che siamo di fronte a una realtà in cui ci sono stati oltre 22 milioni di infezioni accertate, che se non corrispondono esattamente alle persone, considerando le reinfezioni, tuttavia bisogna aggiungere anche tante infezioni mai dichiarate. Quindi – osserva Galli – ci troviamo di fronte a una realtà in cui un vasto numero di persone ha incontrato il virus. Ed è dunque verosimile che le persone siano più difese dall’infezione grave”. Senza contare le vaccinazioni fatte. “Non credo quindi che l’ondata in corso possa avere la portata di quelle di cui abbiamo già fatto esperienza”, conclude.

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