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– La Corte dei Conti si è espressa sul bilancio 2021 della RAI, in rosso, sollecitando il management di Viale Mazzini ad “eliminare inefficienze e sprechi”. E’ quanto emerge dal giudizio dei giudici contabili sul bilancio dell’esercizio 2021 di Rai SpA, che chiude in perdita per 30,4 milioni di euro, in peggioramento rispetto al risultato negativo di 20,7 archiviato nel 2020. Si conferma invece in pareggio il risultato d’esercizio dell’intero Gruppo RAI che comprende Rai SpA, Rai Way Rai Cinema, Rai Com e Rai Pubblicità.

La Corte ha rilevato un aumento complessivo dei costi pari a 179,3 milioni di euro in valore assoluto sul 2020 +7,28%, a fronte di un aumento dei ricavi pari a 155 milioni +6,56%.

Nonostante il risultato in pareggio emerso dal conto economico consolidato, il patrimonio netto del gruppo scende dai 315,1 milioni di euro nel 2020 ai 286 milioni nel 2021, con una diminuzione dell’indebitamento che, sempre a livello di gruppo, passa da 606,4 a 573,1 milioni. Ammontano a 1.038,6 milioni i costi del personale del gruppo, in aumento di 24,4 milioni sull’anno precedente.

Sul versante contratti, la Corte ha osservato una riduzione del fenomeno delle proroghe, constatando l’accoglimento delle osservazioni formulate, per il 2020, nella propria relazione al Parlamento. Sul fronte, invece, della valorizzazione degli asset aziendali e della riduzione dei costi per gli affitti, la Corte ha preso atto dell’avvio dell’ambizioso piano immobiliare, che sarà oggetto di monitoraggio. Quanto alle perdite di conto economico, i giudici contabili hanno confermato la necessità di impiegare “ogni misura organizzativa, di processo e gestionale idonea ad eliminare inefficienze e sprechi”, per un più elevato contenimento dei costi nell’ottica di un maggiore equilibrio economico e gestionale.

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