Matteo ha perso la vita in un incidente in montagna

Un tragico incidente in montagna ha sconvolto l’intera comunità di Assago in quello che per tutti era un giorno di festa. Giovedì 25 aprile una valanga ha travolto e tolto la vita a Matteo Fornaciari. Un giovane serio ed appassionato di sport che ha lasciato questo mondo troppo presto. Tutti gli amici ed i parenti si stringono intorno alla famiglia in questo momento di estremo dolore.

Matteo Fornaciari in montagna
Matteo Fornaciari in montagna

Una gita tra amici organizzata in un giorno di festa si è trasformata nel giro di pochi secondi in una vera tragedia. Matteo Fornaciari insieme a suo fratello ed altri 8 amici si sono diretti in Valtellina per una giornata sulle piste da sci. Dopo aver raggiunto la vetta, la comitiva si è divisa per scendere a valle. Cinque si sono diretti verso la Val Rosole mentre, Matteo insieme al fratello altri amici hanno imboccato le piste verso la via Normale della Val Cedec. Una valanga si stacca dalla cresta del Cevedale, i tre sciatori con Matteo riescono a schivarla mentre il ventiseienne viene travolto.

Matteo Fornaciari in kayak
Matteo Fornaciari in kayak

Il fratello e gli amici accorrono sul posto per cercare di salvare Matteo. Dopo aver chiamato i soccorsi iniziano a scavare a mani nude nella fredda neve per ritrovare il giovane. Quando i soccorritori giungono sul posto e riescono ad estrarre il corpo di Mattero Fornaciari dalla neve si rendono conto che per il giovane non c’è nulla da fare. La notizia sconvolge non solo la famiglia di Matteo ma l’intera comunità di Assago.

Tramite i social ed i racconti di chi lo conosceva si capisce che Matteo era un ragazzo attento e serio. In diverse foto si trova su un kayak o sulle piste da sci, un vero amante degli sport dal mare alla montagna senza distinzioni. Commovente il ricordo pubblicato su Facebook dal suo istruttore di canoa che, lo ricorda come un giovane volenteroso e con la testa sulle spalle. Matteo Fornaciari si era laureato in ingegneria energetica al Politecnico di Milano, il giovane lavorava già da tre anni. Un giovane bravo e determinato a raggiungere tutti gli obiettivi, che non si spaventava di fronte a nuove sfide e prove.



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