E’ quanto riporta il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute. Medici internisti: “+10-20% accessi in pronto soccorso”

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(Foto Fotogramma)


Ondata di super caldo sull’Italia con temperature ‘africane’. Oggi martedì 11 luglio bollino rosso (allerta di livello 3, la più alta) in otto città: Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma, Torino. Bollino arancione (allerta di livello 2), invece, in altre 8 capoluoghi: Ancona, Bologna, Brescia, Campobasso, Milano, Pescara, Verona, Viterbo. E’ quanto riporta il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute che monitora 27 città.

Il livello 3 indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.

Il livello 2 indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili come persone anziane, neonati e bambini, donne in gravidanza, persone con malattie croniche (malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson etc.), persone con disturbi psichici.

“Nelle ultime 48-72 ore di grande caldo assistiamo a un aumento degli accessi in pronto soccorso, possiamo stimarlo intorno al 10-20%, ma non c’è un incremento dei ricoveri legato ai colpi di calore”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Francesco Dentali presidente della Fadoi, la Federazione delle Associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti.

Chi arriva in pronto soccorso? “Fortunatamente non sono scompensi gravi dovuti alle alte temperature – osserva Dentali – ed è un bene. In questo credo che il lavoro dei media nel ricordare i rischi del caldo e delle temperature elevate sta aiutando a evitare che le persone più a rischi, anziani e bambini, escano nelle ore più calde”.

“Certo – avverte – se questa situazione di caldo che sfiora i 40 gradi dovesse andare avanti potrebbero esserci più problemi per la popolazione. Soprattutto per un problema legato all’inquinamento atmosferico – conclude il presidente dei medici internisti – che è un altro dei problemi che ha effetti sulla salute in termini cardiovascolari”.

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