144177.t.W320.H200.M4

– “I rischi geopolitici continuano a offuscare le prospettive per la stabilità finanziaria. L’incertezza politica rimane elevata in tutto il mondo in un anno caratterizzato tante elezioni importanti”. È quanto ha affermato il vicepresidente della Bce Luis de Guindos nella prefazione al Rapporto sulla stabilità finanziaria. Il 2024 è, infatti, l’anno con più elezioni al mondo, in primis quelle Usa e Ue, per un totale di oltre 50 Paesi chiamati alle urne, tra nazionali e regionali, per un totale di 4,2 miliardi di abitanti. “In questo contesto, la possibilità di sorprese economiche e finanziarie negative – ha sottolineato de Guindos – è elevata e le prospettive di rischio per la stabilità finanziaria dell’area dell’euro rimangono di conseguenza fragili”.

“Abbiamo evitato una recessione profonda e l’inflazione ha continuato a diminuire quindi penso che l’outlook macroeconomico stia migliorando e questo è il principale fattore dietro la nostra percezione che i rischi finanziari non stiano aumentando. Esistono, tuttavia, rischi politici. Parliamo del ciclo elettorale che si terrà negli Stati Uniti ma anche in Europa e contemporaneamente ci riferiamo ai rischi geopolitici. Penso – ha spiegato de Guindos in un’intervista a Cnbc – che a volte i mercati sottovalutino l’impatto potenziale dei rischi geopolitici. Questo avviene perché a volte hanno difficoltà a valutarli. Abbiamo dedicato un approfondimento speciale all’impatto potenziale dei rischi geopolitici sulla stabilità finanziaria. A volte i mercati sottovalutano i rischi geopolitici perché normalmente i mercati possono valutare e calibrare il rischio finanziario ed economico ma nel caso dei rischi geopolitici si tratta di una dimensione diversa rispetto alla quale i mercati hanno un atteggiamento ‘binario’: vanno da ‘nessun rischio’ a ‘rischio elevato’. Penso che questo non sia un approccio corretto, ci sono molte più sfumature”.

Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *