Raid razzista di Milano, Salvini: "Solidarietà alla scuola. Follia legare raid vigliacchi alla politica del governo"

Questo il commento di Matteo Salvini, più volte chiamato in causa nelle ultime ore, in merito al raid vandalico alla Scuola popolare di via Bramantino a Milano. Sui muri dei locali, “ripuliti” in giornata da volontari, mamme e bambini, scritte razziste e omofobe ma anche inneggianti al ministro dell’Interno.
Il primo ad attaccare Salvini era stato l’assessore alla Cultura del comune di Milano Filippo del Corno (“Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del ministro”) , che si era visto rispondere dal segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi (“Presa di posizione vergognosa e ridicola”). Poi il Partito democratico a Palazzo Marino, per voce del capogruppo Filippo Barberis, aveva chiesto una presa di posizione al vicepremier. “Quelle scritte imporrebbero una ferma condanna politica da parte della Lega e del Ministro degli Interni. Fino ad ora, invece, silenzio assoluto”.
La polemica si era poi estesa a livello nazionale, con il commento su Twitter del presidente della regione Lazio Zingaretti. “Questa è l’Italia che vuole Salvini? Basta diffondere odio”.
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