Fu Emeline o Cecelia a domandarlo.
Non erano identiche, ma ai suoi occhi si somigliavano moltissimo. Stessa carnagione olivastra, stessi capelli castano chiaro.
“Io? Nessuno” rispose, anche se ovviamente pensò alla fotografia incorniciata della bambina dai capelli rossi nel soggiorno dei suoi genitori.
Julia sapeva già che era figlio unico – glielo aveva chiesto quasi subito durante la loro prima telefonata –, ma le tre sorelle sfoggiarono uno shock teatrale.
“È terribile” disse Emeline o Cecelia.
“Dovremmo invitarlo a cena da noi” intervenne Sylvie, e le altre annuirono. “Sembra solo.”
E così, a quattro mesi dall’inizio del college, William si ritrovò con la sua prima fidanzata e una nuova famiglia.»
“Tutto è meraviglia”, Ann Napolitano