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Bono, il leader del gruppo rock irlandese U2, ha scritto un’autobiografia intitolata “Surrender”, che verrà pubblicata negli Stati Uniti dalla casa editrice Alfred A. Knopf il prossimo 1° novembre. Ne ha dato annuncio oggi Reagan Arthur, vicepresidente esecutiva e direttrice di Knopf. Rappresentato da Jonny Geller di Curtis Brown Ltd., “Surrender” verrà pubblicato in hardcover ed ebook, e come audiolibro narrato da Bono da Penguin Random House. Il libro uscirà contemporaneamente in tutto il mondo: oltre che negli Stati Uniti, “Surrender” verrà pubblicato in 15 paesi, tra i quali Regno Unito, Irlanda e Canada. In Italia verrà pubblicato da Mondadori.

Bono (al secolo Paul David Hewson) racconta: “Ho cominciato a scrivere questo libro nella speranza di realizzare un disegno dettagliato di quanto mi ero limitato a schizzare con le canzoni. Le persone, i luoghi e le possibilità della mia vita. Surrender, ‘arrenditi’, è una parola carica di significati per me. Essendo cresciuto nell’Irlanda degli anni Settanta con i pugni alzati (musicalmente parlando), non era una prospettiva che mi venisse naturale. È una parola che avevo solo sfiorato prima di mettermi a raccogliere le idee per il libro. Ancora oggi sono umilmente alle prese con questo imperativo. Negli U2, nel mio matrimonio, nella mia fede, nella mia vita da attivista. Surrender è la storia di un pellegrino immobile… che si è divertito un mondo durante il viaggio”.

Sulla carriera di Bono, uno degli artisti più famosi del mondo, si è scritto molto. Ma in “Surrender” è lo stesso frontman degli U2 a prendere la penna, descrivendo per la prima volta la sua vita straordinaria e le persone che ne fanno parte. “Con la sua voce unica – spiega un comunicato diffuso da Mondadori – Bono ci porta dalla sua infanzia a Dublino, compresa l’improvvisa perdita della madre quando aveva quattordici anni, all’incredibile traiettoria che ha trasformato gli U2 in uno dei gruppi rock più importanti del mondo, fino agli oltre vent’anni di attivismo contro l’Aids e la povertà estrema. Con grande franchezza, capacità introspettiva e ironia, Bono apre una finestra sulla sua vita, così come sui familiari, gli amici e la fede che lo hanno sostenuto, messo alla prova e ispirato”.

Il sottotitolo di “Surrender”, “40 canzoni, una storia”, allude ai quaranta capitoli, ognuno dei quali prende il nome da una canzone degli U2. Bono ha realizzato inoltre quaranta disegni originali per “Surrender” ed esce oggi sulle piattaforme digitali degli U2 un video animato, da lui narrato e basato su alcuni dei suoi disegni. Il video contiene un estratto del capitolo “Out of Control”, nel quale Bono racconta di quando scrisse il primo singolo degli U2: era il 10 maggio 1978, giorno del suo diciottesimo compleanno.

“Tutta la passione che mette nella sua musica e nella sua vita Bono la mette anche sulla pagina”, dice Reagan Arthur, che è anche editor dell’artista. “Sette anni fa un’altra leggenda, il compianto direttore della Knopf Sonny Mehta, ha acquistato il libro, sapendo che Bono rientrava nella tradizione dei grandi narratori irlandesi. Abbiamo la fortuna di avere gli appunti di Sonny su una prima bozza del manoscritto, e l’ulteriore fortuna non solo che Bono abbia una storia sensazionale da raccontare, ma anche di aver trovato in lui uno scrittore di grande talento. Surrender è un libro sincero, intimo, irriverente e profondo: una straordinaria storia di vita”.

Cantante e leader degli U2, Bono – al secolo Paul David Hewson – è nato a Dublino. A scuola conobbe The Edge, Larry Mullen Jr. e Adam Clayton, con i quali nel 1978 formò gli U2. Il loro primo album “Boy” uscì nel 1980 per la Island Records, e a oggi il gruppo ha pubblicato quattordici album in studio che hanno venduto 157 milioni di copie in tutto il mondo. Definito “uno spettacolo assolutamente senza pari” da “Rolling Stone”, il 360° Tour degli U2 (2009-2011) rimane il tour con i maggiori incassi di sempre. Gli U2 hanno vinto numerosi premi, tra i quali ventidue Grammy (più di qualsiasi altro duo o gruppo), una candidatura agli Oscar e l’Amnesty International Ambassador Conscience Award. Nel 2005 sono stati ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame.

Oltre al suo ruolo negli U2, Bono è un attivista pionieristico. Leader della campagna Drop the Debt di Jubilee 2000, si è poi dedicato alla lotta contro l’Hiv/Aids e la povertà estrema, cofondando le organizzazioni gemelle One e (Red). One è un movimento di milioni di persone che lottano contro la povertà estrema e le malattie prevenibili. Con One, Bono ha fatto pressione su capi di stato e corpi legislativi di tutto il mondo, contribuendo all’approvazione di programmi come lo U.S. Pepfar Aids che hanno salvato decine di milioni di vite negli ultimi vent’anni. (Red) – che affianca le compagnie con l’obiettivo di sollecitarle a contribuire alla lotta contro l’Aids e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema – ha raccolto fino a oggi oltre 700 milioni di dollari per il Global Fund, un’organizzazione impegnata nella cura e nella prevenzione dell’Aids in Africa. A partire dal 2020, One e (Red) si sono inoltre dedicate ad alleviare l’effetto del Covid-19 sul mondo in via di sviluppo.

Nel 2016 Bono è stato cofondatore del Rise Fund, un fondo globale a sostegno delle compagnie imprenditoriali che promuovono cambiamenti sociali e ambientali positivi in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Bono ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua musica e il suo attivismo, tra i quali il Freedom of the City of Dublin (con gli U2), la Medaglia d’Onore Pablo Neruda in Cile, la Legion d’Onore del governo francese, la nomina a Cavaliere Onorario dell’Impero Britannico, il Fulbright Association Prize for International Understanding e la nomina a Persona dell’Anno (insieme a Bill e Melinda Gates) per la rivista “Time”. Vive a Dublino con la moglie Ali Hewson.

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