Un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, una buona salute e un peso corporeo superiore ai 50 chilogrammi: ecco le tre caratteristiche del candidato ideale alla rete di donatori di midollo osseo. Da lunedì scorso fino a domenica 25 settembre sarà possibile iscriversi al registro dei donatori non solo nei centri trasfusionali degli ospedali italiani, coordinati da IBMDR, Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue, ma anche in oltre cento piazze italiane. È in corso, infatti, “Match it now!”, la settimana nazionale di sensibilizzazione che, dopo due anni di pandemia, torna ad animare le principali città del Belpaese con incontri vis à vis.

Il trend delle donazioni

«Dopo una frenata delle donazioni, con cali fino al 50% nei periodi più critici dell’emergenza sanitaria da Covid-19, nel 2022 le iscrizioni al registro dei donatori di midollo osseo stanno continuano ad aumentare – dice Letizia Lombardini, direttrice sanitaria del Centro Nazionale Trapianti (Cnt) e responsabile area Tessuti e Cellule -. Ma non basta – aggiunge -. C’è bisogno di crescere ancora di più». Dal 1 gennaio al 31 agosto di quest’anno sono già stati reclutati 17.753 nuovi potenziali donatori, il 15% in più rispetto ai 15.431 iscritti nei primi otto mesi del 2021 e ben il 29% in più in confronto ai 13.768 dello stesso periodo del 2020. «Siamo però ancora lontani dai numeri precedenti alla pandemia: erano stati quasi 26 mila i reclutati da gennaio ad agosto nel 2019», spiega la direttrice Lombardini.

Match it now!

Il principale obiettivo di questa edizione di “Match it now!” è tornare alla normalità pre-Covid. «Il personale sanitario della rete di donazione e migliaia di volontari possono finalmente dialogare in presenza con i ragazzi e spiegargli l’importanza di questa tipologia di donazione». Il trapianto di cellule staminali emopoietiche offre una possibilità di guarigione, in molti casi l’unica, a pazienti affetti da neoplasie ematologiche maligne, come leucemie, linfomi, mieloma e di altre malattie ematologiche, come l’immunodeficienza primitiva, aplasia midollare, mielodisplasia.

I donatori non sono mai abbastanza

«È dimostrato scientificamente che i trapianti di midollo da donatori giovani, che abbiano tra i 18 e i 35 anni – spiega Lombardini -, offre maggiori possibilità di ottenere un esito favorevole». Tuttavia, la probabilità di trovare un “gemello genetico” compatibile per una donazione è davvero bassa, circa una su 100 mila. Ed ogni, solo in Italia, sono circa 2 mila i pazienti di ogni età, bambini compresi, alla ricerca di un donatore non consanguineo per un trapianto di midollo. «Per questo è necessario aumentare il più possibile il numero degli iscritti attivi al registro IBMDR, che in questo momento sono meno di 500 mila», sottolinea la responsabile area Tessuti e Cellule del Cnt.

La sensibilizzazione viaggia sui social

A supportare gli eventi di sensibilizzazione nelle piazze c’è anche una campagna di comunicazione sui social: decine di influencer e content creator diffonderanno su Instagram e Tik Tok l’hashtag #nonceDUEsenzaTe, per ricordare ai ragazzi che non c’è modo di aiutare chi ha bisogno di un trapianto se non c’è un donatore disponibile. Sul web sarà anche possibile pre-registrarsi: basterà andare su http://www.matchitnow.it e compilare un modulo per essere ricontattati.

 

 

 



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